Raffaele Lombardo si dimetterà il 31 luglio da governatore della Sicilia. E’ quanto dichiarato oggi dal presidente della Regione del Sud Italia durante l’incontro con il premier Mario Monti, nel corso del quale Lombardo ha anche ipotizzato il 28 e 29 ottobre come data delle elezioni, assicurando che l’ipotesi commissariamento e rinvio delle elezioni “non è mai esistita” e che con il premier “abbiamo concordato che nel periodo della campagna elettorale non ci saranno sprechi e spese pazze”.
Nel corso del colloquio con Monti si è anche parlato della delicata situazione finanziaria della Regione Sicilia: Lombardo ha sostenuto che i conti della Sicilia sono “solidi” e le finanze regionali “sostenibili”. Dunque il rischio default “si è dimostrata una grande balla” perchè “stiamo onorando i nostri debiti pagando la rata del 30 giugno, che incide per il 7% del nostro Pil: e la Regione paga i suoi stipendi”. L’unica problema – ha ancora spiegato il governatore – è quello della liquidità, parzialmente risolti nell’incontro di oggi con lo sblocco di 240 milioni per la sanità.
Al colloquio di oggi era presente anche il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, con il quale è stata avviata “una collaborazione forte per accelerare più di quanto non abbiamo già fatto l’impiego dei fondi strutturali: eravamo indietro, stiamo recuperando”.