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Incentivi auto e moto 2022: dagli importi alle date, le faq del Mise che rispondono ai dubbi più diffusi

Imagoeconomica

È partita oggi, mercoledì 25 maggio, la corsa ad accaparrarsi i fondi messi a disposizione dal Governo per gli incentivi auto e moto 2022. Da stamattina è ufficialmente online la piattaforma gestita da Invitalia che consente ai concessionari di prenotare i contributi per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni. In poche ore però i fondi sono andati “a ruba”. Quasi finiti quelli per le moto, dimezzati quelli per le auto, soprattutto quelli destinati ai motori tradizionali e ibridi.

Sul piatto, lo ricordiamo, ci sono 650 milioni di euro complessivi per quest’anno (e altrettanti per gli anni successivi fino al 2024) che per i singoli automobilisti si traducono in uno sconto sul prezzo del veicolo da acquistare che oscilla da 2mila a 5mila euro. Bonus che puntano a migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente, dando allo stesso tempo una spinta al mercato dell’auto, che dopo la ripresa realizzata nel 2021, dall’inizio di quest’anno è tornato in difficoltà. Basti pensare che ad aprile, le immatricolazioni di nuove vetture in Italia sono scese del 33%.

Data l’enorme richiesta, adesso spetterà al Governo decidere se rifinanziare subito i bonus o, per il momento, lasciare che si esauriscano in pochissimo tempo.

Nel frattempo, allo scopo di fugare i dubbi di concessionari e automobilisti, il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato delle Faq che rispondono alle domande più frequenti. Vediamo insieme i chiarimenti più significativi. 

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A quanto ammontano i fondi a disposizione?

Come detto, a disposizione ci ci sono 650 milioni di euro l’anno fino al 2024. Per quest’anno i soldi sono stati ripartiti così

  • 220 milioni di euro per la fascia 0-20 (elettriche);
  • 225 milioni di euro per la fascia 21-60 (ibride plug – in);
  • 170 milioni di euro per la fascia 61-135 (endotermiche a basse emissioni);

Per motocicli e ciclomotori (categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) vengono invece stanziati 10 milioni per i veicoli non elettrici e 15 milioni per i veicoli elettrici, mentre 10 milioni di euro sono destinati ai veicoli commerciali di categoria N1 e N2.

Incentivi auto e moto 2022: l’importo degli “sconti” suddivisi per categorie

I fondi stanziati si traducono per gli automobilisti in sconti compresi tra 2mila e 5mila euro

Nel dettaglio, per quanto riguarda le auto, gli sconti per l’acquisto saranno i seguenti: 

  • Per la fascia 0-20 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a  35mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 3.000 euro senza rottamazione e 5.000 euro con la rottamazione.
  • Per la fascia 21-60 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 45mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2.000 euro senza rottamazione e 4.000 euro con la rottamazione.
  • Per la fascia 61-135 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 35mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2.000 euro esclusivamente con la rottamazione.

Possono accedere a tali contributi le persone fisiche mentre le persone giuridiche, a cui è riservata una quota del 5% delle risorse stanziate per la categoria M1, possono prenotare i contributi solo ed esclusivamente per le fasce 0-20 e 21-60 g/km CO2 se i veicoli sono impiegati in car sharing con finalità commerciali.

Per quanto riguarda motocicli e ciclomotori appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) sono stati introdotti anche contributi per i veicoli non elettrici, pari al 40% del prezzo di acquisto fino a 2.500 euro. Il contributo è riconosciuto solo alle persone fisiche che acquistano un veicolo non inferiore ad euro 5 e rottamano un veicolo della stessa categoria (fino ad euro 3). “È necessario che il venditore applichi uno sconto del 5%”, sottolinea il mise. Per motocicli e i ciclomotori (categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) elettrici è previsto l’acquisto solo da parte di persone fisiche. Il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto senza rottamazione fino a 3.000 euro e 40% con rottamazione di un veicolo della stessa categoria (fino ad euro 3) fino a 4.000 euro.

Infine, per i veicoli commerciali (categoria N1 e N2), possono usufruire dello sconto anche acquirenti Pmi, comprese le persone giuridiche. L’incentivo è valido esclusivamente per i veicoli con alimentazione elettrica con contestuale obbligo di rottamazione (fino ad euro 3): Per la categoria N1 gli importi sono i seguenti: 

  • 4.000 euro con MTT fino a 1,5 tonnellate;
  • 6.000 euro con MTT superiore a 1,5 e fino a 3,5 tonnellate.

Per i veicoli di categoria N2:

  • 12.000 euro con MTT superiore a 3,5 e fino a 7 tonnellate;
  • 14.000 euro con MTT superiore a 7 e fino a 12 tonnellate.

Occorre sottolineare che, per ai fini dell’incentivo le persone fisiche devono mantenere la proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi, le persone giuridiche per almeno 24 mesi.

Sono stati inoltre stabiliti i requisiti per il mantenimento della proprietà del veicolo acquistato con 

Bonus validi per gli acquisti effettuati dal 16 maggio

Nelle faq il Mise conferma che sono ammessi alla prenotazione sulla piattaforma i contratti firmati a partire dal 16 maggio in poi, nonostante l’apposito Dpcm non fosse ancora in vigore.

I tempi di consegna

Dopo i dubbi sollevati dai rivenditori, nel Faq il Mise conferma che “i venditori dovranno confermare le operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione”. Se il mezzo non viene immatricolato, decade il bonus. Il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti all’Automotive Dealer Day di Verona ha però anticipato il possibile arrivo di una proroga: “La consegna di nuove auto entro 180 giorni dall’ordine attualmente previsto dal decreto incentivi potrà essere prorogato”. 

Cosa succede se i fondi si esauriscono?

L’ipotesi è tutt’altro che remota, date le numerose richieste arrivate sul sito da stamattina. Nelle faq, il ministero ha fatto sapere che, se la prenotazione non venisse confermata per esaurimento dei fondi stanziati non ci saranno liste d’attesa che daranno diritto a prelazione in caso di stanziamento di nuovi fondi. “il concessionario/rivenditore può verificare nel tempo la disponibilità di contributi derivanti da eventuali annullamenti e procedere con una nuova prenotazione”, si legge. A chi non fa in tempo, non rimane dunque che attendere possibili novità.

(Ultimo aggiornamento: ore 16.45 del 25 maggio).

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Categories: Economia e Imprese