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Incentivi auto 2024: si parte! Al via il portale per prenotare gli ecobonus. Ecco come fare

Pixabay

Dalle 10 di questa mattina, lunedì 3 giugno, finalmente è iniziata la corsa per prenotare i nuovi incentivi destinati all’acquisto di veicoli a basse emissioni. Sarà come un vero e proprio “click day” per i concessionari auto, che potranno accedere alla piattaforma gestita da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) attraverso il portale Ecobonus, poiché l’operazione avrà successo solo se ci saranno ancora risorse disponibili. Stanziato un totale di 1 miliardo di euro, 950 milioni previsti dal nuovo Dpcm e 50 milioni di residui.

Come funzionano gli incentivi 2024

Le prenotazioni degli incentivi possono essere effettuate per gli acquisti, anche tramite leasing, di veicoli a partire dal 25 maggio 2024, data di entrata in vigore del Dpcm 20 maggio che ha ridefinito i vecchi incentivi. Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2024.

I concessionari possono prenotare incentivi per una vasta gamma di veicoli, inclusi auto, veicoli commerciali, moto, scooter, tricicli e quadricicli leggeri. Per quanto riguarda i taxi e il noleggio con conducente, i dettagli su date e modalità di prenotazione saranno comunicati successivamente. Anche gli incentivi per l’installazione di impianti GPL e metano verranno specificati con un avviso successivo.

Incentivi 2024: la procedura di prenotazione e vincoli

Le prenotazioni devono essere effettuate sull’apposito portale Ecobonus. I moduli compilati e firmati dall’acquirente devono essere caricati dal venditore sulla piattaforma.

A partire dalle 10 del 3 giugno, quindi i concessionari possono inserire i dati relativi all’ordine di acquisto, incluso l’acconto versato, ottenendo una ricevuta di registrazione della prenotazione in base alla disponibilità delle risorse. Il contributo viene riconosciuto al cliente come sconto sul prezzo di acquisto e successivamente rimborsato al concessionario dal costruttore o importatore, che a sua volta recupera la somma come credito d’imposta. La prenotazione deve essere perfezionata con l’immatricolazione del veicolo entro 270 giorni.

Sono quindi quattro le fasi della procedura:

  1. Registrazione e prenotazione: Il concessionario si registra sulla piattaforma e prenota il contributo per ogni veicolo.
  2. Conferma del contributo: Il concessionario riconosce il contributo al cliente come sconto.
  3. Rimborso al concessionario: Il costruttore o importatore rimborsa il contributo al concessionario.
  4. Recupero del credito d’imposta: Il costruttore o importatore recupera il contributo come credito d’imposta.

Per beneficiare degli incentivi, il veicolo da rottamare deve essere intestato al nuovo proprietario da almeno 12 mesi o a un familiare convivente alla data di acquisto. Nel caso di leasing, il vincolo si applica al soggetto utilizzatore o a un suo familiare convivente.

Da quest’anno poi per i nuovi ecobonus, i beneficiari devono mantenere l’auto acquistata per almeno un anno se sono persone fisiche e per almeno due anni se sono persone giuridiche.

Sulla piattaforma è possibile scaricare diversi moduli, tra cui quello per dichiarare il mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi (persone fisiche) o 24 mesi (persone giuridiche). Sono disponibili anche i moduli per i veicoli commerciali, relativi al possesso dei requisiti di PMI e alla certificazione per l’attività di trasporto. Inoltre, c’è il modulo per dichiarare un Isee inferiore a 30.000 euro, necessario per ottenere una maggiorazione del 25% sugli incentivi.

Come sono ripartiti i fondi

Il Dpcm stanzia complessivamente 950 milioni di euro per gli incentivi, così distribuita:

  • 240 milioni per l’acquisto o leasing di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2).
  • 402 milioni per veicoli con motore termico o ibride full (61-135 g/km di CO2).
  • 140 milioni per ibride plug-in (21-60 g/km di CO2).
  • 20 milioni riservati ai taxi con contributi raddoppiati.
  • 20 milioni per le auto usate.
  • 32,5 milioni per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici.
  • 5 milioni per moto, scooter, tricicli e quadricicli a motore termico.
  • 53 milioni per veicoli commerciali.
  • 50 milioni per il noleggio a lungo termine.
  • 10 milioni per l’installazione di impianti a GPL e metano sulle auto.

L’obiettivo dei nuovi incentivi è incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti, che costituiscono circa il 25% del parco circolante, per ridurre le emissioni di CO2 secondo le normative europee. L’incentivo può arrivare fino a 13.750 euro per la sostituzione di un vecchio veicolo.

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Incentivi 2024: i bonus

Il piano del Mimit prevede contributi variabili in base al tipo di veicolo e al livello di emissioni, con incentivi massimi fino a 13.500 euro per le auto elettriche. Le famiglie con un ISEE inferiore a 30.000 euro ricevono un aumento del 25% sugli incentivi. La rottamazione di veicoli inquinanti incrementa ulteriormente i contributi, fino a un massimo di 11.000 euro.

Senza rottamazione, i contributi variano come segue:

  • 6.000 euro per auto con emissioni fino a 20 g/km
  • 4.000 euro per auto con emissioni tra 21 e 60 g/km
  • Nessun contributo per auto con emissioni superiori.

Con la rottamazione, i contributi aumentano:

  • Fino a 9.000 euro per auto con emissioni fino a 20 g/km (rottamando un Euro 4)
  • Fino a 5.500 euro per emissioni tra 21 e 60 g/km
  • Fino a 1.500 euro per emissioni tra 61 e 135 g/km.

Per le auto elettriche (emissioni fino a 20 g/km):

  • Contributo di 6.000 euro senza rottamazione, che sale a 7.500 euro per ISEE < 30.000 euro
  • Con rottamazione di un Euro 2, il contributo sale a 11.000 euro, e a 13.500 euro per ISEE < 30.000 euro.

Per le ibride plug-in (emissioni tra 21 e 60 g/km):

  • Contributo di 4.000 euro senza rottamazione, che sale a 5.000 euro per ISEE < 30.000 euro
  • Con rottamazione di un Euro 2, il contributo sale a 8.000 euro, e a 10.000 euro per ISEE < 30.000 euro.

Per le auto ibride, mild-hybrid, benzina e diesel (emissioni tra 61 e 135 g/km):

  • Contributi di 3.000 euro (rottamazione Euro 2), 2.000 euro (Euro 3) e 1.500 euro (Euro 4).

Il prezzo massimo del modello acquistabile è fissato a 35.000 euro per le fasce di emissioni 0-20 e 61-135, e a 45.000 euro per la fascia 21-60.

Per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici, è previsto un contributo del 30% fino a 3.000 euro, che aumenta al 40% (fino a 4.000 euro) con la rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Per i modelli non elettrici fino a Euro 5, è previsto uno sconto del 40% fino a 2.500 euro, a condizione che il venditore offra un ulteriore sconto del 5% e che venga rottamato un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Anche per le due ruote p necessario che il veicolo rottamato sia tra Euro 0 e Euro 3 e che l’acquirente dimostri di esserne proprietario o intestatario da almeno dodici mesi, o che lo sia un familiare convivente.

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Categories: Economia e Imprese