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Incentivi auto 2024: possibili nuovi fondi per l’ecobonus. Le promesse di Giorgetti

Fondi per l’acquisto di auto elettriche in Italia esauriti in poche ore. Il ministro Giorgetti apre alla possibilità di nuovi stanziamenti, mentre il Mimit rassicura sulla regolarità delle prenotazioni. Unrae denuncia mancato stanziamento di 178,3 milioni di euro. Restano attivi gli altri incentivi

Incentivi auto 2024: possibili nuovi fondi per l’ecobonus. Le promesse di Giorgetti

Dopo il boom degli incentivi per le auto elettriche, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha aperto alla possibilità di nuovi fondi per l’ecobonus destinato all’acquisto di vetture a zero emissioni. “I soldi non sono infiniti, sono limitati e quindi dobbiamo essere in qualche modo molto selettivi”, ha affermato Giorgetti, rispondendo alle domande dei giornalisti durante una visita al Polo Innovazione Tecnologica di Dalmine, Bergamo. Il ministro ha sottolineato la necessità di una gestione oculata delle risorse disponibili, specificando che ulteriori finanziamenti potrebbero essere stanziati, ma sempre con un’attenzione particolare a dove e come allocarli.

Verifiche del Mimit: “nessuna anomalia”

Dall’apertura della piattaforma di Invitalia i fondi destinati agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche sono stati rapidamente esauriti. In meno di dieci ore, i 200 milioni di euro previsti per le vetture con emissioni tra 0 e 20 g/km sono stati prenotati, un fatto che ha destato sorpresa tra gli operatori del settore e i potenziali acquirenti. Un fenomeno ha portato ad un esame più approfondito delle dinamiche che hanno portato all’esaurimento così rapido delle risorse.

Sono state così condotte delle verifiche approfondite da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso, per valutare eventuali anomalie nelle prenotazioni degli ecobonus. Secondo i risultati preliminari, non è emerso nulla di strano. Il 62% delle prenotazioni è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionari, mentre il 38% proviene da persone giuridiche, comprese le società di noleggio a lungo termine. Il Mimit ha riscontrato solo un 5% di casi potenzialmente anomali, un dato considerato fisiologico e in linea con le dinamiche di mercato precedenti.

Per l’Unrae mancano quasi 180 milioni di euro

Secondo l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae) non tutti i fondi previsti sono stati effettivamente resi disponibili: mancherebbero circa 178,3 milioni di euro. Il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, ha sottolineato l’importanza di un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) per sbloccare queste risorse e ha auspicato un rapido intervento per evitare incertezze nel mercato automobilistico.

Sull’esaurimento dei fondi si è espresso anche Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, definendolo un fenomeno sorprendente. Tavares ha dichiarato: “È successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi. Stiamo cercando di capire che cosa abbia scatenato questo fenomeno anomalo” ha commentato Tavares che durante un incontro con la stampa a Melfi, ha anche confermato l’impegno di Stellantis a mantenere operativi tutti gli stabilimenti italiani entro il 2030, con l’obiettivo di produrre un milione di veicoli.

Per le altre categorie incentivi ancora attivi

Con l’esaurimento dei fondi per le auto elettriche, restano ancora disponibili incentivi per le auto ibride plug-in e per quelle con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2. Gli incentivi per le ibride plug-in possono arrivare fino a 10.000 euro con la rottamazione di veicoli Euro 0, 1, 2, mentre per le auto della fascia 61-135 g/km di CO2, il contributo massimo è di 3.000 euro.

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