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Incendi Sicilia: bruciano Catania e San Vito

L’intera Sicilia è in fiamme. Dopo i roghi divampati a Messina e sul Vesuvio adesso è emergenza a San Vito Lo Capo e Catania. In base ai dati della Protezione Civile, sarebbero in tutto 125 gli incendi attivi in questo momento nella Trinacria. A preoccupare sono soprattutto quelli che affliggono le zone di Priolo, Catania, San Mauro Castelverde (Palermo) e San Vito Lo Capo (Trapani).

A peggiorare il tutto le temperature incandescenti degli ultimi occhi, con picchi superiori a 40 gradi. 

Nel trapanese, a causa di un incendio è in corso di evacuazione il villaggio di Calampiso, a San Vito Lo Capo. 900 persone sono state portante in sicurezza via mare e trasportate nel centro del Paese. “Stiamo facendo il possibile, chiunque ha una imbarcazione ci dia una mano”, dice il sindaco Matteo Rizzo. Istituito anche un numero per coloro che volessero aiutare: 346 0137953. “Siamo sempre stati una città accogliente e generosa -scrive il sindaco –  serve una mano da parte di tutti. Stiamo costituendo l’unità di crisi presso il mio ufficio al comune. Diamoci tutti da fare”.

Un Canadair e un elicottero “AB 212” della Marina militare sono impegnati a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.

Sposandoci da una parte all’altra dell’isola numerosi roghi anche a Catania e provincia. A causa di un incendio, la Tangenziale Ovest di Catania è stata chiusa tra l’innesto con l’autostrada Catania-Siracusa e l’innesto con la strada statale 114 “Orientale Sicula”. La stessa statale 114, precedentemente chiusa tra Villasmundo e Brucoli, è stata riaperta al traffico, anche se permangono rallentamenti. 

Situazione critica al villaggio Rainbow e al Paradiso degli Aranci, nel territorio di San Francesco La Rena. Alcune abitazioni sono state coinvolte dal fuoco. Incendi anche nel quartiere Cibali, tra via Sabato Martelli Castaldi e via Nazario Sauro, e a Canalicchio. Fiamme anche a Misterbianco, in zona Sieli e sull’autostrada Catania-Siracusa all’altezza di Priolo e Sortino.

A Messina invece il peggio sembra essere passato, ma i danni ammontano a centinaia di migliaia di euro.

Nel frattempo le procure di Palermo ed Enna hanno aperto inchieste per comprendere le cause dei roghi e appurare l’esistenza di  “eventuali inadempienze della Regione siciliana nel sistema della prevenzione”. Inchiesta anche ad Enna.

A Catania il prefetto riunisce il coordinamento soccorsi. Presenti i vertici delle forze dell’ordine, il comandante dei vigili del fuoco, i rappresentanti della Città Metropolitana di Catania, della polizia stradale, dell’Anas, del Dipartimento regionale della Protezione civile e dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste al fine di coordinare gli interventi.

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