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Incendi boschivi, ancora emergenza. Si corre ai ripari: l’Ue ora stanzia nuovi fondi

Il rischio incendi resta alto anche per la prossima estate. L’Italia deve farsi trovare preparata anche per questa possibile emergenza

Incendi boschivi, ancora emergenza. Si corre ai ripari: l’Ue ora stanzia nuovi fondi

A pensare di non far bruciare ettari d bosco con danni per milioni di euro, seguiti da immancabili truffe, stavolta ci pensa l’Ue. La lotta antincendio vedrà in campo vigili addestrati a protezione dell’ambiente e della salute di boschi. Le decisioni prese a Bruxelles sono due: 556 vigili di 12 paesi e una flotta di 28 velivoli antincendio. L’organizzazione punterà su Iuoghi chiave in Francia, Grecia, Portogallo e Spagna. Il personale sarà pronto per aiutare chiunque ne avrà bisogno. Per sostenere lo sforzo per l’estate 2024 la Commissione ha stanziato anche 600 milioni di euro per acquistare nuovi mezzi.

Ogni anno in Europa vanno letteralmente in fumo milioni di ettari di foreste. Nel 2023 gli incendi hanno provocato 20 megatonnellate di emissioni di CO2 sui cieli d’Europa “equivalenti a quasi un terzo di tutte le emissioni prodotte dal trasporto aereo internazionale nell’Ue in un anno” si legge nell’ultima relazione della Commissione. Un disastro con molte responsabilità.

Il sistema sarà affiancato dal servizio di mappatura satellitare di emergenza Copernicus che mette insieme gli interventi da fare con le informazioni dallo spazio. 

Tra i Paesi europei più esposti al rischio ci sono Italia, Spagna, Grecia, dove ogni anno scopriamo l’origine dolosa degli incendi. Gli ettari di pascolo distrutti spesso sono ristorati da enti locali con provvedimenti minori. In attività ci sono organizzazioni criminali pronte a sfruttare gli incendi per un uso diverso dei territori. Le norme sono raggirate per interessi edilizi, per sussidi, per ridurre le quantità di aree protette, per avere mano libera su tutto.

Il governo italiano si prepari

“L’Ue garantisce un approccio coordinato alla prevenzione, alla preparazione e alla risposta agli incendi boschivi quando questi superano le capacità di risposta nazionali”, dice una nota della Commissione.

La Protezione civile italiana, intanto, fino a venerdì prossimo 24 maggio ha uno scambio con i colleghi di altri Paesi europei nell’ambito del “Peer Review programme” per migliorare pratiche e strategie contro le emergenze. Ci saranno esiti positivi e concreti, si spera. Viste le criticità che abbiamo evidenti in questi giorni, con altre emergenze dal Nord ai Campi Flegrei è bene che dei risultati ne prenda nota l’intero governo.

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