Inbev continua ad avere SabMiller nel mirino. Il colosso belga della birra, che può contare tra i suoi marchi anche Budweiser, Corona e Beck’s, dopo essersi vista rifiutare due offerte per l’acquisto della sua concorrente SabMiller, prova il terzo rilancio. L’ultima offerta presentata è di 42,15 sterline ad azione, per un controvalore di 68,2 miliardi di sterline, pari a circa 92,4 miliardi di euro.
L’offerta, che punta a mettere insieme i due maggiori produttori di birra al mondo, è del 44% superiore alla chiusura di borsa del 14 settembre scorso, prima che si diffondessero le indiscrezioni sulle avances di Inbev, e prevede la possibilità di un’alternativa con una parte in azioni riservata al 41% del capitale di SabMiller, che controlla anche Peroni.
La multinazionale fondata in Sudafrica, però, sembra essere rimasta fredda anche di fronte a questo rilancio, dopo aver già rigettato le prime due proposte di acquisizione.
“Ovviamente – si legge nella nota dell’ad Jan du Plessis -,il Consiglio di amministrazione prenderà in considerazione non appena possibile l’offerta da 42,15 sterline per azione, e seguiranno ulteriori comunicazioni”, ma, prosegue Duplessis, questa nuova offerta “sottovaluta in maniera consistente SabMiller”. Sull’altro versante, Inbev ha comunicato la propria delusione per l’atteggiamento mantenuto da SabMiller nel corso degli ultimi giorni.
La chiusura di questa telenovela, da cui prenderebbe vita un colosso della birra da 64 miliardi di dollari di ricavi stimati, sembra essere ancora lontana da una conclusione, in un senso o nell’altro, anche se a favore dell’operazione si è già schierata Altri Groupon, principale azionista di SabMiller.