Nel 2021 il mercato spagnolo della gioielleria e dell’orologeria ha registrato a un fatturato in crescita del 28,8% a 1,5 miliardi di euro, ulteriormente consolidato nel 2022, quando sono stati raggiunti oltre 1,6 mld ed una crescita del 7%.
Per tipologia di prodotto, la bigiotteria e gli articoli di gioielleria rappresentano il 56% delle vendite totali, mentre gli orologi rappresentano il 39%. Il restante 5% proviene dalle vendite di argenteria e accessori. Per quanto, invece, riguarda i canali di vendita, quello ad essere cresciuto maggiormente negli ultimi anni è l’e-commerce, che rappresenta il 9% del volume d’affari totale nel 2021, con un fatturato di 130 milioni di euro.
La produzione interna copre un’ampia fetta del mercato, con oltre 8.900 imprese attive nel settore situate principalmente nella zona di Cordova per quanto riguarda l’oreficeria, e di Madrid, Barcellona e Galizia per quanto riguarda i gioielli di alto livello con pietre preziose.
L’Italia ha esportato in Spagna gioielli per 243 milioni
Tuttavia, il Paese è anche un importante importatore, e sebbene la bilancia commerciale generale con il mondo sia tradizionalmente positiva per la Spagna, quella bilaterale con il Belpaese è positiva per l’Italia con un surplus di circa 170 milioni di euro. Nel 2023 il Made in Italy ha esportato in Spagna prodotti di gioielleria, argenteria ed orologi per un valore di 243,4 milioni, raggiungendo una quota sul totale importato del 14,2%, che la colloca al secondo posto tra i fornitori, dopo la Svizzera.
I prodotti maggiormente commercializzati sono quelli di tipo medio e di gran consumo (87% del totale). Per tipologia di prodotto, troviamo al primo posto la gioielleria in oro senza pietre, con una quota del 21% del totale, seguita da catename e gioielleria in oro/argento con pietre preziose. Tra gli oggetti in argento, sono le cornici i prodotti più richiesti dal mercato.
Le imprese esportatrici devono fare attenzione alla legge sui metalli preziosi n. 17/1985, in base alla quale la Spagna appartiene al ristretto gruppo di Stati Ue punzonatori insieme a Portogallo e Francia. Ciò significa che gli articoli fabbricati con metalli preziosi, prima della loro commercializzazione, dovranno avere due punzoni:
- di garanzia o punzone ufficiale;
- di identificazione di origine, del fabbricante o dell’importatore.
I punzoni di garanzia sono di uso esclusivo dei laboratori autorizzati dalle autorità competenti in materia di analisi di metalli preziosi. In tutta la Spagna si contano solamente 17 laboratori ai quali imprese ed importatori possono affidare la punzonatura di garanzia dei prodotti. I timbri di garanzia sono figure geometriche, di forme differenti per il platino (rombo), l’oro (ellisse) e l’argento (rettangolo orizzontale).
I punzoni di identificazione di origine del fabbricante o dell’importatore, invece, possono essere di libero disegno ma devono rispettare determinati requisiti:
- avere dimensioni maggiori rispetto ai punzoni di garanzia;
- avere una forma che permetta loro di essere facilmente distinguibili da quelli di garanzia;
- non dovranno essere racchiusi in una figura geometrica.
Il punzone di identificazione di origine deve essere registrato nel “Registro de la Propiedad Industrial”. Una volta concesso è necessario presentare un certificato della validità e vigenza del punzone al Laboratorio Ufficiale che provvederà al punzonamento dell’articolo.
Inoltre gli oggetti in metalli preziosi potranno avere altre incisioni o altri marchi commerciali sempre che siano stati debitamente registrati presso l’“Oficina Española de Patentes y Marcas”.