In Giappone c’è una ‘Samurai Start-up Island’
Gli incubatori di business non sono più solo una fattezza della Silicon Valley. Con una vivacità degna di tanta causa stanno sorgendo anche in Giappone. In un Paese che sta cercando, con la ‘Abenomics’, nuove vie per la crescita, anche la microeconomia – e non solo la macroeconomia – sta cambiando. A lungo lodato per le prodezze produttive ed esportative e a lungo criticato per l’immobilismo sociale – un sistema educativo fondato silla conformità e le regole, una venerazione per l’anzianità di servizio e non per l’innovazione meritocratica – il Giappone sta mutando pelle.
La ‘Samurai Start-up Island’ è una start-up al servizio delle start-up: offre una varietà di servizi a vogliosi giovani imprenditori, da consigli legali (gratis), a spazio per uffici a basso costo, macchine per il caffè (è importante stare svegli) e financo letti per chi voglia passare la notte ad innovare.
Alcune delle università più pretigiose hanno cominciato a creare incubatori di business e e a offrire corsi su come avviare una start-up. Dice Mitsuru Izumo, il fondatore della Euglena Corp, una start-up della biotecnologia oggi valutata a 1 miliardo di dollari: “Questo è l’inizio di qualcosa che potrebbe ringiovanire il Giappone. Se non togliamo le catene ai giovani il Giappone diventerà troppo debole per superare un altro colpo come quello di Fukushima. L’impenditorialità è l’ultima chance per il Giappone”. E Robert Eberhart, un professore di management alla Santa Clara University in California, che ha studiato start-ups in Giappone e nella Silicon Valley, aggiunge: ”Ora, penso vi sia più fermento di imprenditorialità in Giappone che negli Usa.”
http://www.theage.com.au/business/world-business/japans-young-guns-beat-the-drum-for-innovation-20131226-2zxxz.html
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