Il surplus nelle partite correnti del Giappone ad aprile è sceso del 69,5% anno su anno per effetto del terremoto/tsunami/disastro nucleare dello scorso marzo, ma il dato non ha destato preoccupazione perché gli analisti si aspettavano un crollo ben più pronunciato, superiore all’80%. Il dato è stato accompagnato da quello sul deficit commerciale delle prime tre settimane di maggio provocato dal -9,3% nell’export e +13,4% di import. Ad aprile l’export si era contratto del 12,4%. Come previsto, nel periodo dall’1 al 20 maggio, le importazioni hanno superato le importazioni di oltre mille miliardi di yen. Anche in questo caso la cifra non ha sorpreso più di tanto gli analisti per via del previsto calo delle esportazioni di auto e componentistica e dell’import di ingenti quantità di petrolio e gas necessarie a supplire al crollo dell’output delle centrali nucleari. I dati meno negativi del previsto potrebbero incidere sul Pil del primo trimestre: fino a pochi giorni fa il consenso era intorno a un -3,7%, oggi sembra che il dato potrebbe essere più vicino al -3%.