Migliora l’economia in Giappone: la Borsa frena -1,06%. L’economia reale affonda in Europa: i listini salgono. E’ la fotografia, in parte paradossale, della situazione dei mercati globali. In Giappone la cura Abenomics dà i primi frutti: non solo in Borsa, ma anche nelle industrie e nei servizi del Sol Levante. Nel primo trimestre del 2013 il pil di Tokyo è salito dello 0,9%, ad un tasso annuo attorno al 3,5%. Un dato che stride con l’effetto recessione del Vecchio Continente.
Il Pil italiano celebra il record negativo di sempre: sette trimestri consecutivi al ribasso. Cade in recessione la Francia, dopo tre trimestri consecutivi in rosso. La Germania si salva con un anemico +0,1%. Come si spiega il fenomeno? A far salire il mercato in questo periodo sono le aspettative di un proseguimento delle politiche monetarie espansive da parte delle banche centrali. Perciò, quando la cura dà la sensazione di funzionare, scatta il timore che la terapia possa essere sospesa.
Intanto, ballano al ribasso i mercati delle commodities: La conferma arriva dai flussi finanziari. Scende il petrolio in calo, in balia dello scandalo sulle manipolazioni dei prezzi in cui sono coinvolti i Big: il Wti è scambiato a 92,5 dollari (-1,7%), Brent a 101,6 dollari (-0,9%). Prosegue, sotto l spinta delle vendite di George Soros, la discesa dell’oro, in calo da cinque sedute: il metallo giallo è scambiato sotto i 1.400 dollari l’oncia a 1.396 (-2%).Ma la stella di giornata abita a Wall Street: Google +3,3%.
Già in mattinata il titolo del colosso di Mountain View ha superato di slancio per la prima volta il muro dei 900 dollari, per poi chiudere a 916,38. La capitalizzazione di mercato del re dei motori di ricerca e di Internet ha da parte sua superato la soglia dei 300 miliardi. Il rally del titolo ha coinciso con l’avvio oggi del convegno degli sviluppatori, il Google I/O a San Francisco, la vetrina dei nuovi progetti: nuovi sistemi di mappe, tablet, gli occhiali digitali Google Glass a innovazioni nel sistema opeativo Android. Scrive il New York Times che Google ha presentato il motore che “legge nella tua mente”. Da inizio anno Google ha guadagnato circa il 28%.
CADE L’ORO SALE LA FEBBRE PER IL BTP 30
In questo quadro si profila il successo del Btp 30 anni: prenotazioni per 13 miliardi di euro di ordini e importo finale in emissione pari a 6 miliardi di euro, la prima dal settembre del 2009. Giornata di realizzi a Tokyo: dall’inizio della strategia espansiva di Shinzo Abe (meno di sei mesi) l’indice Nkkei è salito del 45%. Wall Street “corre su terreni vergini” ( immagine poetica del Financial Times). L’indice S&P +0,51% chiude la seduta a quota 1658 punti ai massimi di sempre. Dow Jomnes +0,40%, Nasdaq +0,26%. Il Toro è così forte da compensare il calo dei titoli petroliferi ( Chevron -1,3%, ConocoPhillips -1,1% ) e la ripresa della frana di Apple -4%, tornata a scendere dopo l’effetto dividendo e buy back. Le variazioni delle Borse europee, esclusa Milano sono modeste: Londra +0,1%, Francoforte +0,2%, Parigi +0,4%.
A PIAZZA AFFARI BRILLA LA FIAT AMERICANA
Nonostante il Pil giornata brillante per la Borsa di Milano che chiude con l’indice FtseMib in rialzo dell’1% e riagguanta i livelli della fine di gennaio. Star della giornata è Monte Paschi, balzata in rialzo del 9,3% dopo i risultati del trimestre: i ricavi hanno battuto le attese, meno pesante del previsto anche la perdita.
Gli acquisti da Wall Street sono stati il propellente del rialzo Fiat +7,6%-. Forte rialzo, infine, di Mediaset +9% che è stata promossa a buy da Ubs. Tra l altre banche Unicredit è salita del 2,1%, Intesa +3,4%, Banco Popolare -0,9%. Fra le assicurazioni Fondiaria Sai +2,4% ha recuperato parte della caduta (-5%) del giorno prima, Unipol +4,7%, Generali +0,1%.
Tra gli industriali Pirelli è salita dell’1,1% dopo le dichiarazioni del presidente Marco Tronchetti Provera, secondo il quale investitori istituzionali del Qatar starebbero considerando l’ingresso nel capitale della società milanese. StM guadagna il 2,3%. Buon rialzo di Finmeccanica +1,3% dopo i risultati del trimestre. Fiat Industrial ha perso lo 0,2%, Exor ha guadagnato l’1,4%.
Fra le blue chip spicca il ribasso di Atlantia che ha perso l’1,4% dopo che la società aeroportuale di Singapore, Changi, ha annunciato di avere avviato la vendita del suo pacchetto di azioni Gemina, pari all’8,4% del capitale. Atlantia e Gemina sono reciprocamente impegnate in un progetto di fusione. Gemina ha perso l’1,5%.