La lista è lunga, conviene prendere fiato: Imu, Tasi, Tari, Irpef, Iva, Ires, Irap, Ivie, Ivafe, cedolare sugli affitti e Tobin tax. Sono questi gli adempimenti fiscali che arrivano a scadenza oggi, giovedì 16 giugno. In tutto, imprese e contribuenti italiani dovranno pagare oltre 50 miliardi di euro: di questi, quasi 35 finiranno nelle casse dello Stato, mentre 11 andranno ai Comuni e poco più di 5 alle Regioni.
Il versamento più oneroso riguarda le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, che attraverso il sostituto di imposta saranno trasferite dalle imprese all’Erario per un importo pari a 11 miliardi di euro. L’appuntamento più atteso è però quello con gli acconti delle tasse sulla casa.
TASI E IMU
Quest’anno per la prima volta le abitazioni principali saranno escluse non solo dall’Imu, ma anche dalla Tasi. Il risparmio complessivo per le tasche degli italiani ammonta a 3,5 miliardi di euro, pari a circa 200 euro a famiglia. In ogni caso, solo la prima rata di Imu e Tasi produrrà un gettito di oltre 10 miliardi, di cui metà a carico dei cittadini e metà in capo alle imprese.
Ecco uno schema che riassume in quali casi le famiglie devono pagare Imu e Tasi e in quali possono invece evitare di mettere mano al portafoglio.
¹ Confermate le esenzioni anche sulle pertinenze dell’abitazione principale, ma solo su una pertinenza per ogni tipo (box, cantine, solai…).
² Previsto uno sconto del 50% sulla base imponibile se il contratto di comodato è registrato e ha come soggetti parenti in linea retta di primo grado (genitori o figli) che utilizzano l’immobile come abitazione principale. Inoltre, il comodante non deve essere proprietario di altri immobili abitativi in Italia e deve risiedere anagraficamente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. In alternativa al punto precedente, oltre all’immobile concesso in comodato può possedere nello stesso Comune un’altra abitazione non di lusso adibita a propria abitazione.
³ Per le abitazioni affittate a canone concordato è prevista sia per l’Imu sia per la Tasi una riduzione del 25% della base imponibile.
TARI
La tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque detenga un immobile, a qualsiasi titolo. Oggi scade il termine per il pagamento in un’unica soluzione, ma ogni Comune può prevedere più rate con termini diversi.
IRPEF
– Saldo 2015 e primo acconto 2016.
– Addizionali regionali e comunali.
– Acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte.
IVA
– Scadenza mensile
– Rata del saldo Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale.
– Saldo 2015 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorata dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2016-16/06/2016.
IRES
– Saldo 2015 e primo acconto 2016. Chi posticipa il pagamento al 30 giugno paga una maggiorazione dello 0,4%.
IRAP
– Saldo 2015 e primo acconto 2016.
CEDOLARE AFFITTI
– Saldo per il 2015 e primo acconto per il 2016.
TOBIN TAX
– Versamento dell’imposta sulle transazioni finanziarie dovuta sui trasferimenti della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi (nonché di titoli rappresentativi di tali strumenti) effettuati nel mese precedente. Il prelievo riguarda anche le negoziazioni ad alta frequenza, così come le operazioni su strumenti finanziari derivati e su valori mobiliari.
IVIE
– Saldo per il 2015 e primo acconto per il 2016. Si tratta dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero, destinati a qualsiasi uso.
IVAFE
– Saldo per il 2015 e primo acconto per il 2016. L’Ivafe è l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero.