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Imu: slitta la dichiarazione, novità per fondazioni bancarie e scuole paritarie

Quella dell’Imu è davvero una storia infinita. Dopo mesi di polemiche, discussioni, calcoli e rinvii, continuano ad arrivare novità sull’imposta municipale unica. L’ultima in ordine di tempo è che (forse) dovranno pagare anche le fondazioni di origine bancaria. L’esenzione in loro favore è stata abolita tramite un emendamento presentato da Elio Lannutti (Idv) al decreto sui costi della politica locale. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio hanno dato il via libera alla modifica, che però rischia di avere vita breve. Oggi il testo del decreto approderà in Aula e quasi certamente il governo chiederà la fiducia. In seguito, quando presenterà il maxiemendamento, l’Esecutivo potrebbe decidere di cambiare nuovamente il testo licenziato dalle commissioni.

“In ogni caso, l’esenzione dall’imposta sugli immobili non si applica alla fondazioni bancarie di cui al decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153”, recita l’emendamento di Lannutti.

La legge attualmente in vigore prevede che le fondazioni non paghino l’Imu sugli immobili destinati ad attività filantropiche. Secondo l’Acri, l’associazione che riunisce le fondazioni bancarie, quest’anno il valore dell’esenzione è pari a 600 mila euro, mentre l’Imu versata complessivamente per le altre proprietà ammonta a 3 milioni. Gli immobili destinati ad attività filantropiche rappresentano una quota modesta degli investimenti immobiliari delle fondazioni, i quali a loro volta costituiscono appena il 2,1% degli investimenti totali.

DICHIARAZIONE IMU: SCADENZA RINVIATA AL 4 FEBBRAIO

Intanto, ieri sera il Tesoro ha ufficializzato il rinvio della scadenza per la consegna della dichiarazione Imu. L’ultimo giorno utile slitta così dal 30 novembre al 4 febbraio 2013. La decisione era già stata presa in Parlamento e non riguarda tutti gli italiani soggetti al pagamento dell’imposta.

Uno dei dubbi fiscali più frequenti negli ultimi mesi è proprio questo: chi deve presentare la dichiarazione Imu? Le persone che hanno solo una casa possono stare tranquille, perché le abitazioni principali sono escluse. L’obbligo di dichiarazione “sorge nei casi in cui siano intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate – si legge nelle istruzioni al modello Imu -, nonché nei casi in cui si siano verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal Comune”.

La dichiarazione deve essere presentata quando gli immobili godono di riduzioni d’imposta (fabbricati inagibili, inabitabili e non utilizzati, d’interesse storico o artistico, immobili per i quali il Comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota, fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, terreni agricoli) e quando il Comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto pagamento dell’imposta.

VERSO L’ESONERO IMU PER LE SCUOLE PARITARIE

“Mi farò portatore positivo con il presidente del Consiglio Mario Monti di questa vostra richiesta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, rispondendo a Luisa Santolini (Udc), che ha chiesto l’esenzione dall’imposta per le scuole paritarie (ovvero private). “Venerdì vedrò il premier al Consiglio dei ministri – ha precisato il ministro – e mi farò latore di questa richiesta”. 

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