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Imprese: ok dalla Ue ai bonus energetici. È la volta della Sicilia

Foto di Jan W da Pixabay

I maggiori costi per gas ed elettricità del 2022 sopportati dalle imprese siciliane saranno compensati da un bonus della Regione. Otto mesi dopo la pubblicazione di un bando da 150 milioni di euro c’è il parere favorevole della commissione europea. Sono 3.484 le imprese che hanno fatto domanda e che ora sono pronte ad incassare i contributi per aggiustare i bilanci. Dalla pubblicazione dell’avviso- il 31 dicembre scorso – il provvedimento era in stand by per il rischio di essere considerato come aiuto di Stato e quindi non autorizzato da Bruxelles. I soldi arrivano dal Poc 2014-2020 e dal Fesr 2014-2020. La Regione aveva scelto la strada del finanziamento per le difficoltà lamentate dagli imprenditori dopo la guerra in Ucraina. Non era nemmeno un caso isolato a causa del blocco alle forniture russe. ”Il bonus ha superato il vaglio della Commissione perché in linea con il quadro temporaneo degli aiuti per superare la crisi e accelerare la transizione verde” ha commentato il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese. Nella lista dei beneficiari ci sono aziende di ogni comparto manifatturiero. Agricoltura, pesca e banche sono stati esclusi, almeno per ora. Transizione verde ed abbandono delle fonti fossili è il contesto dentro il quale le imprese riceveranno al massimo 2 milioni di euro entro dicembre prossimo.

No aiuti di Stato

La Regione ha spiegato che il regime di aiuto è stato valutato come necessario, appropriato e proporzionato “grazie a un lavoro di squadra” dice l’Assessore Edy Tamayo. L’Ue alla fine non sembra avanzare obiezioni sugli incentivi energetici stabiliti nel nostro Paese. Si ricorderà che la Lombardia è stata la più prodiga con un pacchetto-energia di 255 milioni di euro, mentre altre Regioni hanno allargato i sostegni anche alle famiglie. In Basilicata -dove si estrae gas- da un anno è in vigore il bonus gas per 140 mila famiglie, che” ha fatto liquidare alle imprese distributrici del gas ai lucani più di 78 milioni di euro” ha detto il Presidente della Regione Vito Bardi. Quello che dovrebbe trovare maggiore forza è un coordinamento nazionale verso le imprese, per fare aumentare la quota di utilizzo delle rinnovabili e non dare l’impressione di provvedimenti locali, sospettati sempre di convenienze politiche.

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Categories: Economia e Imprese