Migliora il clima di fiducia delle imprese italiane a luglio. L’indice elaborato dall’Istat è salito dai 76,4 punti di giugno fino a 79,6. L’aumento, si legge nel rapporto, riflette “il miglioramento della fiducia diffuso in tutti i settori economici oggetto di indagine: dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato”.
Per quanto riguarda le imprese manifatturiere, l’indice è passato da 90,5 di giugno a 91,7. I giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano da -39 a -37 e da -2 a 0. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 1 a 0. Discorso analogo per i principali raggruppamenti di industria: beni di consumo da 91,3 a 92,8, beni intermedi da 89,8 a 90,8 e beni strumentali da 91,1 a 92,5.
Balzo in avati anche per l’indice relativo alle imprese di costruzione, passato dal 71,1 di giugno a 76,5. Migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull’occupazione (i saldi aumentano da -56 a -52 e da -27 a -20, rispettivamente).
L’indagine mostra poi la netta crescita del clima di fiducia nelle imprese dei servizi di mercato, che sale da 70,7 di giugno a 75,6. Meno marcato, ma consistente, anche il miglioramento per quanto riguarda il commercio al dettaglio: il relativo indice è passato da 80,9 a 82,1, grazie al balzo in avanti della distribuzione tradizionale, mentre arretra la grande distribuzione.
