Stanche e sottotono. A giugno la fiducia delle imprese italiane ha subìto un calo superiore alle attese. Nelle ultime settimane l’indice sul morale delle aziende è passato a 100,5 da 101,1 di maggio (rivisto da 101,3). In particolare, per quanto riguarda il settore manifatturiero, il dato diminuisce da 100,2 a 98,8 nei beni strumentali, mentre aumenta da 100,1 a 100,8 nei beni di consumo e da 104,7 a 105,3 nei beni intermedi. A rivelarlo è l’ultima indagine congiunturale dell’Istat. Per le imprese di costruzioni, invece, l’indice del clima di fiducia sale a maggio a 80,6 da 73,3 di aprile. Migliorano sia i giudizi sugli ordini e sui piani di costruzione, sia le attese sull’occupazione. “I giudizi sugli ordini peggiorano lievemente e le attese di produzione rimangono stabili; aumenta il saldo delle risposte sul livello delle scorte di magazzino”, si legge in una nota dell’Istituto di statistica. Nel secondo trimestre peggiorano i giudizi e le aspettative sul fatturato delle esportazioni. In calo anche le segnalazioni di ostacoli all’esportazione .