Torna la voglia di fare impresa in Italia. Nel secondo trimestre del 2024, nonostante le sfide economiche, si osserva una ripresa di nuove imprese nel Paese. Secondo l’analisi trimestrale Movimprese di Unioncamere e InfoCamere, tra aprile e giugno 2024 si è registrato un saldo positivo di 29.489 attività tra aperture e chiusure di imprese, superando il risultato dello stesso periodo dell’anno precedente. Le nuove iscrizioni sono state 81.456, con un aumento di 2.179 unità rispetto al secondo trimestre del 2023.
Aumentano, però, anche le cessazioni, raggiungendo 51.967 unità, un incremento rispetto alla media storica e il quinto aumento consecutivo in cinque anni.
Crescono le imprese nel Sud Italia, Lombardia regione più dinamica
Nel secondo trimestre del 2024, il Sud Italia si conferma un motore di crescita con un saldo positivo di 9.084 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,44%, leggermente inferiore alla media nazionale dello 0,5%. Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno registrato performance positive con rispettivamente +8.671 e +6.348 imprese, e tassi di crescita dello 0,56% e dello 0,51%. La Lombardia è la regione più dinamica con un saldo positivo di 6.483 imprese, seguita dal Lazio con 3.851 nuove imprese. Più a rilento regioni come la Sardegna (+0,02%), l’Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) che hanno mostrato tassi di crescita inferiori rispetto alla media nazionale.
Bene le attività professionali, in ripresa il settore turistico
I settori tradizionali come agricoltura, commercio e manifattura mostrano stabilità. Il commercio ha visto un incremento di 2.620 unità, pari a una crescita dello 0,19%, in linea con l’anno precedente. I servizi di alloggio e ristorazione hanno registrato una crescita significativa di 4.889 unità (+1,08%), superando lo 0,97% del secondo trimestre del 2023, riflettendo una ripresa nel settore turistico.
Le attività professionali, scientifiche e tecniche sono cresciute dell’1,62% con 4.029 nuove unità, indicando una crescente domanda di servizi specializzati. Buona crescita anche nelle attività finanziarie e assicurative (+1,14%) e nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,13%), segnalando un aumento della domanda per servizi finanziari e ricreativi.