Durante il trimestre estivo, l’imprenditoria italiana ha mostrato una leggera ripresa. Nel periodo tra luglio e settembre, il Registro delle imprese delle Camere di Commercio ha registrato un saldo positivo di 15.407 attività economiche rappresentando un aumento dello 0,26% rispetto alla fine di giugno. Il saldo positivo è il risultato di 59.236 nuove iscrizioni e 43.299 cessazioni di attività.
I dati vengono dalla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere.
Vitalità imprenditoriale contenuta
Il risultato del trimestre indica una vitalità imprenditoriale relativamente limitata. Il saldo delle attività economiche è inferiore alla media degli ultimi dieci anni, e sia le nuove aperture che le chiusure di attività si collocano tra le performance meno brillanti di questo periodo.
Segno positivo in tutte le regioni
Tutte le regioni e le macro-aree dell’Italia hanno registrato un saldo positivo in termini di attività economiche nel trimestre. Il Lazio si distingue con una crescita trimestrale dello 0,44%, trainato da Roma con lo 0,5%. In termini assoluti, la maggiore espansione del tessuto imprenditoriale è stata osservata in Lombardia, con un aumento di 3.334 imprese, equivalente a un tasso di crescita dello 0,35%. Milano ha registrato una performance dello 0,49%, in linea con quella della capitale.
I dati per settore, bene le costruzioni, cala l’agricoltura
Nel trimestre, quasi un quarto del saldo positivo riguarda il settore delle costruzioni, con un aumento di 4.213 imprese (crescita dello 0,5%). Le attività professionali, scientifiche e tecniche mostrano il tasso di crescita più elevato, con un aumento del 1,1% e 2.597 nuove attività nel trimestre. Bene anche il settore dell’alloggio e della ristorazione, con un aumento di 2.825 unità (crescita dello 0,62%). Al contrario, i settori del commercio e delle attività manifatturiere hanno registrato una crescita inferiore allo 0,1%, mentre l’unico settore con un declino è stato quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, con una diminuzione dello 0,1%.
Le tipologie di imprese
Un’impresa su tre (19.929) nasce come società di capitale, che si confermano la forma organizzativa più dinamica con un tasso di crescita dell’0,68%. Questo corrisponde a un saldo positivo di 12.658 unità, rappresentando l’82% del saldo trimestrale totale. Per quanto riguarda l’impresa individuale, principale forma organizzativa scelta dai neo-imprenditori, ci sono state 35.531 nuove iscrizioni, ha contribuito con solamente 3.935 unità al saldo trimestrale, equivalente a un tasso di crescita dello 0,13%, a causa delle 31.596 chiusure registrate nello stesso periodo.