Tra il 2008 ed il 2012 sono aumentati del 114% i fallimenti delle imprese, vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati. Lo afferma la Cgia di Mestre, sottolineando che il debito della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese è di circa 120 miliardi di euro.
“Si tratta di una foto scattata il 31-12-2011, ovvero più di un anno e mezzo fa – precisa Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -, nella quale non sono comprese le aziende con meno di 20 addetti che, ricordo, costituiscono il 98% del totale delle imprese italiane”.
Nella ricerca, inoltre, non sono state coinvolte le imprese che operano nei settori della sanità e dei servizi sociali che, storicamente, sono quelli dove si annidano i ritardi di pagamento più eclatanti. Alla luce di questi elementi, “riteniamo che l’ammontare dei debiti scaduti stimato dalla Banca d’Italia sia sottodimensionato di circa 30 miliardi di euro”. Non è in discussione il rigore scientifico dell’indagine realizzata dalla Banca d’Italia: nelle note metodologiche i ricercatori di via Nazionale hanno messo in evidenza tutti i limiti della ricerca.