Arrivano in aula alla Camera gli incentivi per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura. A beneficiarne sono gli imprenditori di età compresa tra i 18 e i 41 anni. Non solo. Incentivi e agevolazioni anche per le società di persone e le cooperative dove almeno la metà dei soci sia costituita da imprenditori nella medesima fascia 18-41 anni e anche le società di capitali che abbiano almeno la metà del capitale sociale sottoscritta da imprenditori agricoli tra 18-41 anni e gli organi di amministrazione siano composti, per almeno la metà, dai medesimi soggetti.
Gli incentivi per le neo-imprese agricole
Per favorire l’insediamento delle imprese giovanili in agricoltura si interviene fiscalmente su più fronti: 1) è previsto un regime fiscale agevolato, che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva determinata applicando l’aliquota del 12,5 per cento alla base imponibile costituita dal reddito d’impresa prodotto nel periodo d’imposta. A patto però che i beneficiari di tale misura fiscale non abbiano esercitato nei tre anni precedenti altra attività d’impresa agricola e che abbiano regolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi previsti dalla legge. 2) Si introducono inoltre agevolazioni in materia di compravendita di terreni agricoli e loro pertinenze; 3) credito d’imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione; 4) agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate. In particolare, si stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2024, i giovani imprenditori agricoli aventi la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale e iscritti alla relativa gestione previdenziale, sono assoggettati – in caso di acquisto o permuta di terreni agricoli e delle loro pertinenze – a versare le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura del 60 per cento di quelle, ordinarie o ridotte, previste dalla legislazione vigente.
Viene poi istituito un Fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura con una dotazione di 15 milioni di euro a decorrere dall’anno prossimo, volto al cofinanziamento di programmi predisposti dalle regioni e dalle province autonome.