Salini si aggiudica un nuovo round contro Gavio nella contesa su Impregilo. Il Tribunale Civile di Milano ha respinto il ricorso d’urgenza presentato da Igli (holding di Gavio) lo scorso 13 agosto. La richiesta era di sospendere le delibere dell’assemblea di Impregilo in merito alla revoca del Cda targato Gavio e alla nomina del nuovo Consiglio, ora in mano ai Salini.
Il costruttore romano spiega in una nota che il giudice ha confermato sia la legittimità dell’attività di “sollecitazione di deleghe” di Salini, sia la correttezza delle delibere.
Pochi giorni fa l’Antitrust aveva stabilito che l’operazione Impregilo-Salini non costituisce una concentrazione, e dunque non è soggetta ad alcuna valutazione in merito a possibili violazioni della concorrenza. L’Autorità aveva deciso quindi di non esprimersi sulla mancata notifica da parte di Salini dell’acquisto della partecipazione in Impregilo.
A questo punto rimangono aperti altri quattro fronti: due esposti alla Consob (uno di Salini e uno di Gavio, con l’accusa reciproca di azione di concerto), l’indagine del Tribunale di Milano sul conflitto d’interesse di Salini, un’azione di responsabilità contro il board di Impregilo e l’istruttoria dell’Antitrust sull’ipotesi di posizione dominante.