Il gruppo Salini contesta la decisione di Impregilo di vendere il 19% di Ecorodovias a Primav, sostenendo che l’operazione porterebbe una perdita potenziale fino a 800 milioni di euro. In una nota il gruppo romano sottolinea che il Cda della società di costruzione, “largamente rimaneggiato dal Gruppo Gavio”, agisce “senza svolgere gare né approfondimenti, dimostrando la concreta e urgente necessità della revoca” dei consiglieri d’amministrazione.
Secondo Salini, questa decisione “cambia radicalmente la strategia annunciata solo otto settimane fa e dimostra la volontà del gruppo Gavio, che esercita il controllo su Impregilo, di turbare il prossimo confronto assembleare”. Inoltre, l’offerta di Primav per l’acquisto del 19% di Ecorodovias, “valutata positivamente dagli amministratori di Impregilo, lungi dal realizzare valore implica una perdita potenziale fino a 800 milioni di euro”.
Quanto all’ipotesi di buy -back annunciata, “è del tutto generica” e “nasconde l’obiettivo del gruppo Gavio di superare il limite del 30% (e blindare Impregilo) senza Opa”, aggiunge il gruppo Salini, sottolineando che il proprio piano “rimane l’unica valida indiscutibile ipotesi per la creazione duratura di valore industriale e occupazione”.
In apertura a Piazza Affari il titolo di Impregilo perde quasi due punti percentuali.