Immigrazione, cavallo di battaglia dell’ex vicepremier Matteo Salvini, finito all’opposizione dopo aver fatto cadere il Governo, diventa per forza di cose uno dei temi centrali che il nuovo Esecutivo targato Pd-M5S sarà chiamato ad affrontare. Non a caso l’immigrazione ha trovato spazio sia tra i 29 punti del programma presentato nei giorni scorsi che nel discorso pronunciato dal Premier Conte alla Camera per chiedere la fiducia ai Parlamentari. Conte, ha parlato anche della necessità di modificare la “disciplina in materia di sicurezza” riportando i due decreti sicurezza alla loro formulazione originaria allo scopo di recepire le osservazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Guido Bolaffi, sulle pagine di West Immigrazione, in un articolo dal titolo “Idee per il nuovo governo dell’immigrazione“, analizza le prospettive e i rischi che il nuovo Governo dovrà affrontare per cercare di affrontare una delle questioni più delicate degli ultimi anni:
Poiché per il nuovo Governo l’immigrazione rappresenterà una questione assai delicata è auspicabile che i suoi interventi, per evitare guai peggiori di quelli che intende mettersi alle spalle, siano improntati alla massima prudenza. Scansando la trappola, in cui sono finiti in passato altri esecutivi, che nell’euforia del loro insediamento hanno fatto promesse dimostratesi poi nei fatti sbagliate o irrealizzabili. Come sarebbe quella, da qualcuno in questi giorni addirittura invocata, di “buttare a mare” la Bossi-Fini e promulgare l’ennesima, nuova legge sull’immigrazione. Accompagnata, ça va sans dire, dalla sanatoria in massa delle centinaia di migliaia di immigrati che, nonostante il diniego della richiesta di asilo e la promessa (non mantenuta) di rimpatrio da parte di Salvini, continuano ad essere presenti sul nostro territorio.
Bolaffi parla della necessità di evitare “rischiosissime innovazioni palingenetiche”, invitando il nuovo Governo a concentrarsi su alcune urgenti “necessità della nostra immigrazione” L’autore ne individua quattro: abrogare il reato penale di clandestinità, modificare le attuali norme degli ingressi per lavoro, riorganizzare le strutture preposte al governo dell’immigrazione, risolvere presto e bene la questione della cittadinanza dei figli degli immigrati nati in Italia.
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