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Immatricolazioni auto in Europa in calo a novembre, Stellantis affonda -10,8%. Elkann conferma “presto in Parlamento”

Ufficio Stampa Stellantis

Le immatricolazioni di auto in Europa registrano un nuovo calo nel mese di novembre 2024, -1,9% rispetto allo stesso mese del 2023 per un totale di 869 mila unità vendute. È la Francia a guidare i ribassi maggiori con una flessione del -12,7%, seguita dall’Italia (-10,8%). Quasi stabile la Germania (-0,5%), mentre la Spagna si distingue come unico mercato in crescita tra i principali dell’Ue, con un aumento del +6,4%.

Nel complesso dell’area Ue+Efta+UK secondo il bollettino dell’Acea (Associazione dei Costruttori Europei) le immatricolazioni sono diminuite del -2%, fermandosi a 1,055 milioni di unità. Nonostante il rallentamento di novembre, i dati complessivi dei primi undici mesi del 2024 mostrano una lieve crescita dello +0,6% nell’area, raggiungendo 11,8 milioni di veicoli venduti. Solo nell’Ue, le immatricolazioni hanno raggiunto le 9,7 milioni di unità (+0,4%).

Immatricolazioni auto: boom delle ibride, calo delle elettriche

Il panorama delle alimentazioni in Europa conferma una trasformazione in corso, seppur con andamenti altalenanti. A novembre, le vendite di auto elettriche hanno subito una battuta d’arresto significativa, con un calo del -9,5% a 130.757 unità, e la quota di mercato è scesa dal 16,3% al 15% rispetto a novembre 2023. I ribassi sono stati particolarmente marcati in Francia (-24,4%) e Germania (-21,8%) a causa della riduzione degli incentivi. Complessivamente, nei primi undici mesi del 2024, il calo delle vendite di elettriche è stato del -5,4%. Anche le ibride plug-in hanno registrato una flessione dell’-8,8%.

In controtendenza, le auto ibride tradizionali continuano a crescere costantemente, segnando un aumento del +18,5% e conquistando il 33,2% del mercato. Per il terzo mese consecutivo, questo tipo di motorizzazione si conferma la più venduta, superando anche le auto a benzina, che hanno registrato un calo del -7,8%. Male il diesel, che ha subito una flessione del -15,3%, con la quota di mercato scesa al 10,6%.

Le performance dei marchi: Volkswagen leader, Stellantis perde mercato

Volkswagen si conferma leader tra le case automobilistiche, con un incremento delle vendite del +4,1%, pari a 242.000 unità e una quota di mercato del 26,7%. In netto contrasto, Stellantis registra un forte calo del -10,1%, fermandosi a 124.000 unità vendute e una quota del 14,3%.

Considerando l’intera area europea, inclusi i Paesi EFTA e il Regno Unito, Stellantis ha immatricolato complessivamente 142.425 veicoli a novembre, con una flessione del -10,8% rispetto allo stesso mese del 2023. La sua quota di mercato è scesa dal 14,8% al 13,5%. Ma è il bilancio annuale che evidenzia le difficoltà della casa franco-italiana: nei primi undici mesi, le vendite sono state 1.843.335 unità, in calo del -7,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una quota di mercato scesa dal 16,9% al 15,5%.

Tra i marchi di Stellantis, le performance di novembre sono variegate: Fiat segna un forte ribasso del -42% con appena 16.000 unità vendute (quota dell’1,8%), seguita da Lancia, in caduta libera con un -78% (896 unità), e Maserati (-42,8%). Peugeot si distingue come unico brand in crescita, con un aumento del +16,4%.

Tra i concorrenti, Renault registra una crescita del +8,3%, con 101.000 unità vendute e una quota di mercato dell’11,7%, seguita da Toyota, che avanza del +17% a 73.000 unità (quota dell’8,4%). Mercedes rimane stabile (-0,6%), mentre Hyundai (-13,4%), Bmw (-6,5%), Tesla (-41%), Mg, controllata dai cinesi di Saic (-7,8%), e Nissan (-18%) subiscono contrazioni significative. In controtendenza, Volvo continua a crescere, registrando un balzo positivo del +13%.

Elkann visita Rüsselsheim: conferma l’impegno di Stellantis per Opel e la Germania

Ieri, intanto, John Elkann, presidente di Stellantis, ha visitato lo stabilimento Opel di Rüsselsheim, un appuntamento che ha rappresentato un momento importante per confermare l’impegno del gruppo nei confronti della Germania e del marchio Opel. Durante la visita, Elkann ha effettuato un tour del sito, che produce modelli cruciali come l’Opel Astra e la DS4, e ha anche visitato l’Adam Opel Haus, dove ha ricevuto aggiornamenti sul progetto del grEEn-campus. Questa iniziativa prevede la costruzione di una nuova sede sostenibile per Stellantis Germania, destinata a migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impronta di carbonio del gruppo.

Opel e la Germania sono fondamentali per Stellantis“, ha dichiarato Elkann, ribadendo l’impegno verso le operazioni tedesche. “In un periodo di grande trasformazione industriale, vogliamo rafforzare il dialogo con i nostri partner, in particolare con IG Metall, per costruire opportunità sostenibili per tutti”. Un momento importante della visita è stato il confronto con i dipendenti e le parti sociali, con Elkann che ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide future, come i nuovi limiti sulle emissioni previsti per l’anno prossimo. Un pensiero anche sul ritorno di Stellantis in Acea, dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares: “rimaniamo concentrati sull’elettrificazione, e il nostro impegno è invariato”, ha concluso Elkann, ricordando anche i colloqui avuti con Ursula von der Leyen sul futuro del settore automobilistico europeo.

Elkann conferma: “Presto audizione in Parlamento”

Nel frattempo, dopo aver presentato il nuovo piano Italia al tavolo del Mimit, John Elkann ha confermato che presto si presenterà in Parlamento. Il presidente di Stellantis ha annunciato la sua disponibilità a essere ascoltato dalle commissioni parlamentari competenti, in linea con quanto richiesto dal Parlamento. La sua audizione avverrà dopo le vacanze natalizie e servirà a illustrare i piani di sviluppo del gruppo per l’Italia, in particolare riguardo all’aumento della produzione e al mantenimento dei livelli occupazionali.

Il piano di Stellantis prevede investimenti significativi per gli stabilimenti italiani, con l’obiettivo di incrementare la produzione del 50% entro il 2026, nonostante le difficoltà già previste per il 2025, che richiederanno il ricorso alla cassa integrazione. Il gruppo ha escluso la chiusura di stabilimenti e si impegna a un approccio costruttivo con l’intera filiera automotive, compresi gli indotti. Il governo con il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha elogiato Stellantis per aver messo l’Italia al centro della propria strategia di crescita internazionale, confermando l’intenzione di proseguire con l’elettrificazione e mantenere gli attuali livelli produttivi.

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