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Immatricolazioni auto in calo del 4,2% a settembre, Stellantis in picchiata. Ma le ibride sorpassano le benzina

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Il mercato automobilistico europeo registra un altro mese di flessione nelle immatricolazioni, con un calo del 4,2% (Ue più Efta e Uk), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A settembre 2024, sono state immatricolate 1.118.083 autovetture, una leggera ripresa rispetto al crollo di agosto (-16,5%), ma comunque insufficiente a invertire la tendenza negativa. Parte del merito di questa leggera ripresa va alle vendite di auto elettriche, che hanno recuperato dopo un calo drastico (-36%) nel mese precedente, trainate principalmente dal mercato anglosassone.

Secondo i dati dell’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (Acea), il periodo gennaio-settembre 2024 ha visto una crescita contenuta dell’1% rispetto allo stesso intervallo del 2023, con un totale di 9,77 milioni di unità immatricolate. Non tutti i Paesi, però, hanno beneficiato di questa ripresa. Mercati importanti come Francia, Italia e Germania hanno subito forti contrazioni, rispettivamente dell’11,1%, 10,7% e 7%. Solo la Spagna è riuscita a distinguersi, con una crescita del 6,3%.

Vendite auto: le ibride superano le benzina

Settembre 2024 segna un punto di svolta nel mercato delle alimentazioni automobilistiche, con le auto ibride che per la prima volta hanno superato le vetture a benzina. Le immatricolazioni delle auto ibride sono aumentate del 12,5% (merito soprattutto delle vendite in Francia e Spagna), raggiungendo una quota di mercato del 32,8%. Le vetture a benzina, invece, hanno subito una flessione del 17,9% (241 mila unità), riducendo la loro quota di mercato al 29,8%.

Anche il diesel continua la sua discesa, con una contrazione del 23,5%, corrispondente a 84 mila unità immatricolate, e una quota di mercato ridotta al 10,4%. Questo trend riflette il crescente interesse dei consumatori verso soluzioni più ecologiche e meno costose in termini di carburante. Le auto ibride, in particolare, offrono un compromesso fra tecnologia elettrica e motori tradizionali, risultando più economiche rispetto ai veicoli completamente elettrici.

Vendita auto elettriche in leggera ripresa

Le vendite di auto elettriche hanno registrato una leggera ripresa a settembre, con un incremento del 9,8% su base annua e una quota di mercato del 17,3%. I dati annuali rimangono, però, sotto le aspettative: nei primi nove mesi del 2024, le immatricolazioni di auto elettriche sono scese del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo più marcato si è verificato in Germania, dove le vendite di veicoli elettrici sono crollate del 28,6%.

I modelli full-electric hanno recuperato terreno a settembre, con un aumento dei volumi del 13,9% ma su base annua, le immatricolazioni sono ancora in calo del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. A subire in questo settore il contraccolpo peggiore fra i principali gruppi automobilistici è Stellantis con un calo del 26% con marchi come Citroen, Fiat e Lancia che fanno ancora peggio e riducono i volumi di oltre il 40%

“Siamo ancora lontani dal florido mercato elettrico di cui l’Europa ha bisogno”, ha dichiarato Sigrid de Vries, direttore generale di Acea, sottolineando che la crescita mensile dovrebbe essere più costante e sostenuta: “dovremmo vedere una crescita mensile costante e sostanziale, soprattutto in questo momento cruciale per lo sviluppo di questa tecnologia”, ha continuato Sigrid de Vries. “Invece, da inizio anno la quota di mercato delle auto elettriche è inferiore di quasi l’1% rispetto allo scorso anno, mentre i volumi sono ancora inferiori di quasi il 6%”.

Immatricolazioni auto: giù Stellantis, Hyundai e Mercedes, bene Toyota, Bmw e Tesla

Il mercato automobilistico europeo ha visto andamenti contrastanti tra le diverse case automobilistiche. Volkswagen ha mantenuto vendite stabili a settembre, con 216.577 unità (+0,3%), mentre Stellantis ha subito una forte contrazione del 27,1%, scendendo a 120.582 immatricolazioni. Un calo che ha comportato una riduzione della quota di mercato del gruppo di oltre 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Anche altri giganti del settore, come Renault (-1,5%), Hyundai (-11,4%), Mercedes (-7,3%) e Ford (-9,8%), hanno registrato flessioni nelle vendite.

In controtendenza, Bmw ha visto una crescita del 7,6%, Toyota del 5,1%, Tesla del 31% e Volvo del 16,1%. Il gruppo Toyota, in particolare, ha ottenuto il risultato più importante, con un aumento delle immatricolazioni del 4% a settembre e una crescita del 12,3% nei primi nove mesi dell’anno.

Le sfide future per il settore: le richieste di Acea

Di fronte a queste dinamiche, l’Acea ha chiesto alle istituzioni europee di adottare misure urgenti per sostenere il settore automobilistico. In particolare, l’associazione ha sollecitato la Commissione Europea a rivedere e anticipare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2 previsti per il 2025 e 2026. Le case automobilistiche stanno anche facendo pressioni per riaprire il dibattito sulla fine dei motori endotermici prevista per il 2035, nel tentativo di ottenere più tempo per completare la transizione verso l’elettrico.

Stellantis: Fitch rivede l’outlook a negativo

Intanto, l’agenzia di rating Fitch ha recentemente rivisto l’outlook su Stellantis da positivo a negativo, mantenendo comunque il rating di lungo termine “BBB+“. A pesare sulla revisione sono le difficoltà incontrate dal gruppo automobilistico, in particolare nel mercato nordamericano, dove la redditività e i margini di cash flow libero sono risultati inferiori alle aspettative.

Fitch ha ridimensionato le previsioni per l’Ebit margin di Stellantis, stimandolo al 6,2% per il 2024 e al 7,7% per il 2025. Tra le cause principali, l’agenzia evidenzia la mancata riduzione delle scorte e la persistente pressione sui prezzi sia in Nordamerica che in Europa. Questi fattori, combinati con il calo delle immatricolazioni, mettono il gruppo in una posizione di vulnerabilità per il futuro.

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