Imetec investe 2,5 milioni sulla nuova linea produttiva 4.0 dedicata allo Scaldasonno Adapto, uno dei prodotti maggiormente venduti dal gruppo di piccoli elettrodomestici. Gli obiettivi dell’investimento, precisa una nota della società, sono di “aumentare la capacità produttiva; creare un sofisticato controllo automatico dei processi; favorire il reshoring dalla Cina in sostegno al saper fare italiano”.
L’operazione, precisa sempre il comunicato con il quale Imetec ha annunciato l’investimento, non andrà a incidere sulla manodopera locale che negli stabilimenti di Azzano San Paolo (Bergamo) è composta da 55 persone.
“L’implementazione della nuova linea produttiva 4.0 non porterà ad una riduzione della manodopera. Al contrario, l’automazione ci permetterà di fare reshoring e di aggiungere nel reparto produttivo in Italia una serie di attività e l’assemblaggio di componenti precedentemente realizzati in Cina. Questo renderà l’azienda ancora più competitiva”, afferma Michael Binner, Direttore di Produzione di Imetec.
Il processo, che ha preso il via nel 2019 con l’inaugurazione della prima linea produttiva 4.0 di Imetec, è poi proseguito a fine 2020 con l’inserimento di un robot automatizzato che permette l’assemblaggio del connettore di Scaldasonno, coadiuvato da un sistema di visura ottica avanzata che consente di aumentare la produzione in favore dell’indotto italiano.
La nuova tecnologia brevettata Adapto rafforza la produzione degli scaldaletto Imetec, avviata nel 1978. L’azienda ora vuole riportare in Italia parte della produzione un tempo demoralizzata in Cina. I nuovi impianti sono stati progettati in particolare per la produzione di prodotti di fascia alta, interamente Made in Italy, e dell’elemento riscaldante, principale componente tecnologica degli scaldaletto e cuore della tecnologia Adapto.