Ricavi e utili in crescita e un portafoglio ordini pieno: sono i risultati semestrali approvati oggi dal cda di Ima, leader mondiale nelle macchine per packaging di prodotti farmaceutici, cosmetici, tè, caffè e alimentari.
Al 30 giugno 2013 i ricavi consolidati sono 327,5 milioni (+10% sul primo semestre 2012); il margine operativo lordo (EBITDA) sale a 42,2 milioni (+ 20,2%), l’utile operativo (EBIT) raggiunge 33,7 milioni (+ 25,7%) e l’utile prima delle imposte i 30,8 milioni (+ 36,9%).
Si rimpolpa anche il portafoglio ordini consolidato (444,8 milioni), in crescita del 20,2% “grazie alla finalizzazione – si legge in una nota del gruppo bolognese – di numerose trattative nei core business”.
I risultati sono il frutto del favorevole andamento delle vendite verso l’industria farmaceutica e il food e di un aumento di marginalità nelle varie aree di intervento.
Scende contestualmente l’indebitamento, che passa da 209,6 milioni a 143,5 milioni, anche “grazie alle cessione del business Stephan”, mentre per fine anno è prevista un’ulteriore riduzione in virtù del “closing dell’operazione relativa a Kilian”.
Sulla base di queste premesse Ima vede rosa per tutto il 2013: “ricavi in crescita a circa 760 milioni (743 milioni nel 2012) e un’Ebitda a circa 105 milioni (101,4 milioni nel 2012)”.
Soddisfatto il presidente Alberto Vacchi: “anche per la costante crescita del portafoglio ordini consolidato, che supera il 60% del fatturato previsto per l’anno in corso e il buon andamento degli ordinativi, in crescita anche nel mese di luglio. Sono dati che confermano la validità delle scelte strategiche attuate nell’ultimo triennio e il successo dei prodotti destinati ai settori farmaceutico e alimentare. Tra i nostri obiettivi – aggiunge – quello di continuare a creare innovazione, proponendo soluzioni in grado di anticipare le richieste di un mercato in costante evoluzione e di proseguire nel nostro percorso di crescita, generando valore per il azionisti e gli investitori”.