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Ima e Sacmi, dal packaging al cioccolato

Una fabbrica di fabbriche del cioccolato targata “Ima e Sacmi”, gioielli della packaging valley bolognese: è una novità che le due aziende intendono realizzare nel comune di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Una volta sorto sarà il primo polo produttivo italiano in grado di fornire soluzioni complete e chiavi in mano per la lavorazione e il packaging del cioccolato, una struttura che darà lavoro a 400 persone. 

L’idea, spiega una nota, è maturata in seguito alla partnership siglata nel 2011 fra le due imprese e che ha dato vita a CMH, polo per il packging del cioccolato. Quello è stato il primo passo di un’intesa industriale destinata a dare ulteriori frutti, fra cui il nuovo polo in programma, composto di due stabilimenti produttivi che ospiteranno le attività di Ima e di Cm Fima by Ima and Sacmi (che fa parte di Cmh).

I due stabilimenti saranno caratterizzati da “edifici pluripiano gemellati in linea” dove accogliere la direzione, gli uffici tecnico-commerciali ed amministrativi. A collegamento fra i due blocchi ci sarà un ponte da destinare a servizi per il personale e mensa, ma anche sale riunioni. Il primo di questi blocchi sarà la sede di Cm Fima, mentre il secondo di altre attività. Il terzo blocco, più piccolo, “sarà riservato alle proprietà presenti sul comparto tra cui il Comune, in ragione dei diritti edificatori”. Non si escludono poi ampliamenti successivi. Il nuovo insediamento servirà a “fare massa critica in termini di fatturato e a innovare prodotti e processi grazie a indispensabili sinergie”. 

“Dopo tre anni di successi conseguiti dalla joint-venture con Sacmi nel settore del cioccolato – dice Alberto Vacchi, presidente di Ima – abbiamo deciso di creare insieme un’ampia struttura produttiva. È un progetto che consoliderà ulteriormente la nostra alleanza in vista delle sfide future”. Per Paolo Mongardi, presidente del colosso cooperativo, Ima e Sacmi “rappresentano eccellenze manifatturiere nei rispettivi settori di business e insieme, possono realizzare nuovi progetti con conseguenti investimenti e posti di lavoro. La ‘Packaging valley’ ha le carte in regola per competere con gli stati internazionali più avanzati perché ha competenzeprofessionali elevate nella meccatronica grazie alle scuole tecniche e alla tradizione delle aziende presenti, compresa la subfornitura artigianale”.

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