Continuano le inchieste sull’Ilva di Taranto, e continuano anche gli arresti. Sono ben sette le nuove ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere e quattro ai domiciliari) firmate dai gip Vilma Gilli e Patrizia Todisco nei confronti dei dirigenti della società, ma anche di dirigenti pubblici accusati di concussione, concorso in disastro ambientale e associazione per delinquere.
Inoltre la procura di Taranto ha stabilito il sequestro preventivo dell’intera produzione dell’Ilva degli ultimi quattro mesi. La merce sequestrata, in quanto realizzata in violazione di legge, non potrà essere commercializzata, dal momento che è stata realizzata durante i quattro mesi in cui l’area a caldo dello stabilimento non poteva essere, per legge, utilizzata. Il provvedimento riguarda anche produzioni future.
Gli ordini di custodia cautelare sono stati notificati, tra gli altri, ai dirigenti Ilva Fabio Riva, Luigi Capogrosso e Girolamo Archina, all’ex assessore all’Ambiente della provincia di Taranto Michele Conserva, e a Lorenzo Liberti, docente dell’Università di Bari che avrebbe ammorbidito, secondo la procura, una perzia sull’Ilva, dopo aver ricevuto pressioni in tal senso dal gruppo siderurgico.