L’altoforno 2 dell’ex Ilva rimane acceso. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Taranto, che, in secondo grado, ha accolto il ricorso presentato dai commissari dello stabilimento siderurgico. Viene così annullata la decisione del giudice Francesco Maccagnano, che aveva respinto l’istanza contro la chiusura dell’impianto.
L’Afo2 era stato sequestrato nel giugno del 2015, dopo l’incidente in cui era morto Alessandro Morricella, operaio di 35 anni investito da una colata di ghisa incandescente.
Secondo fonti vicine alla difesa di Ilva, il Riesame ha accolto in pieno il ricorso, concedendo fino a un massimo di 14 mesi (con tappe intermedie a 9 e a 10 mesi) per installare le 6 nuove macchine (già ordinate e in parte già pagate) che renderanno automatico il ciclo di colata della ghisa nell’altoforno 2.
Con questa sentenza s’interrompono dunque le procedure per lo spegnimento della struttura. Una decisione arrivata appena in tempo, visto che l’8 gennaio l’operazione sarebbe entrata in una fase cruciale.
È la seconda volta che il Riesame ribalta un provvedimento del giudice Maccagnano sull’altoforno 2. La prima era stata a settembre, quando i giudici avevano accolto un altro ricorso di Ilva, in quel caso contro lo stop all’uso dell’impianto decretato da Maccagnano a fine luglio. In entrambi i casi la Procura si è schierata dalla parte dei commissari.