La cordata Am Investco (guidata da ArcelorMittal e Marcegaglia), che si è aggiudicata l’Ilva di Taranto, è pronta a prendere 10mila lavoratori riducendo così gli esuberi a 4.200. Lo hanno detto i rappresentanti del governo ai sindacati secondo quanto riferito dal numero uno della Uilm, Rocco Palombella. Gli esuberi verrebbero così ridotti di 1.300 unità, visto che nel primo piano presentato dovevano essere 5.500.
E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi fra sindacati metalmeccanici e governo sul futuro dell’Ilva di Taranto dopo l’aggiudicazione dello stabilimento ad Am Investco Italy (Arcelor Mittal-Marcegaglia) e l’annuncio di una cura dimagrante con migliaia di esuberi. Lo riferiscono gli stessi sindacati al termine della riunione. L’obiettivo dei sindacati resta quello di ridurre ulteriormente il numero.
“Dal governo – ha commentato il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi – è arrivata la disponibilità a modificare la legge Marzano in modo che, qualora l’acquirente si dimostri inadempiente dal punto di vista degli investimenti, sia possibile riprendere la proprietà da parte dell’amministrazione straordinaria anche durante un processo di cessione”.