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Il vertice sul clima di Durban: un bilancio tra luci e ombre

Gli Stati si sono soltanto impegnati ad elaborare entro il 2015 un nuovo accordo vincolante, che dovrà entrare in vigore nel 2020, possibilmente impegnando il maggior numero di Paesi, a cominciare dai principali inquinatori. Fino ad allora, anzi, fino al 2017, saranno prorogati gli impegni di Kyoto ma solo per chi vorrà ratificarli .

Il vertice sul clima di Durban: un bilancio tra luci e ombre

Il vertice sul clima di Durban con un’intesa ottenuta proprio durante i passaggi finali della conferenza. L’accordo è arrivato quando tutto sembrava ormai destinato a saltare. L’intesa siglata in Sudafrica, infatti, non prevede ancora dei nuovi obblighi di riduzione delle emissioni per il periodo successivo alla scadenza del Protocollo di Kyoto, fissata per il 2012. Gli Stati si sono soltanto impegnati ad elaborare entro il 2015 un nuovo accordo vincolante, che dovrà entrare in vigore nel 2020, possibilmente impegnando il maggior numero di Paesi, a cominciare dai principali inquinatori. Fino ad allora, anzi, fino al 2017, saranno prorogati gli impegni di Kyoto, ma solo per chi vorrà ratificarli (al momento hanno aderito solo Unione Europea, Svizzera, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda).

Le associazioni e il mondo accademico hanno espresso grossa delusione per l’esito dei lavori. Una svolta epocale secondo l’Unione europea, una “timida intesa” con tempi troppo lunghi per associazioni ambientaliste come il Wwf, un passo importante per altre come Legambiente. L’accordo raggiunto a Durban, in Sudafrica, alla Conferenza mondiale sul clima dell’Onu divide. Per i protagonisti delle due settimane di negoziati resta il successo di aver trovato un’intesa sulla road map dopo ore di negoziati bloccati che hanno fatto temere il fallimento del vertice. L’intesa stabilisce l’adozione entro il 2015 di un accordo globale salva-clima che entri in vigore a partire dal 2020 e valga anche per i Paesi più inquinanti come Cina e India che da sempre si oppongono a un protocollo vincolante. E’ stato trovato un accordo anche su Kyoto2: dopo il 2012 verrà messa in atto la seconda parte degli impegni presi a Kyoto, un vincolo che però riguarderà solo l’Europa e pochi altri paesi industrializzati.

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