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Il vaccino anti-Covid slitta, nuova offerta per Autostrade

Photo by Dimitri Houtteman on Unsplash

Una doppia delusione frena la carica del Toro. Prima Johnson & Johnson (-2,3%) poi Eli Lily (-2,9%) hanno annunciato problemi che hanno costretto i due Big pharma a sospendere le ricerche del sospirato vaccino anti Covid-19. La notizia ha raffreddato i listini, frenati peraltro dai risultati di JP Morgan e dalla presentazione dei nuovi prodotti Apple, che non ha riservato sorprese. Di qui una seduta in sordina sia in Usa che in Asia, in attesa dei colpi di scena che potrebbero riservare la corsa alla Casa Bianca e gli annunci di Xi Jinping a Shenzhen.

OGGI XI JINPING LANCIA LA SILICON VALLY GIALLA

Ma si scalda anche il fronte europeo in vista del Consiglio di domani, cruciale sia per la Brexit che per il bilancio dell’Unione Europea. Tante incognite che favoriscono l’attenzione per i beni rifugio, dal dollaro al nostro Btp, una gradita novità.

Le borse dell’Asia Pacifico sono poco mosse, incerte sulla via da prendere: le indicazioni da seguire sono contrastanti, i future di Wall Street salgono, anche se di poco.

Il Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,1%. Hang Seng di Hong Kong -0,2%. Shanghai Composite -0,5%. L’indice Csi (che comprende anche Shenzhen) è cresciuto quest’anno del 17%, il valore complessivo è di poco superiore ai 10 mila miliardi di dollari.

Comincia oggi la visita del presidente Xi Jinping nel Sud della Cina, un tour che dovrebbe culminare con l’annuncio della nascita di un gigantesco parco tecnologico in un’area che include anche Hong Kong e Macao. A breve, Xi parlerà a Shenzen: nel suo intervento ci dovrebbe essere la conferma della centralità dell’high tech nel piano quinquennale in partenza a gennaio.

JP MORGAN E APPLE DELUDONO LE BORSE USA

Ieri la seduta del mercato azionario degli Stati Uniti è terminata in ribasso: S&P 500 -0,6% Dow Jones -0,55%. Anche il Nasdaq è sceso, benché solo dello 0,1%, per effetto del peggioramento nel finale di Apple, in calo dopo la presentazione dei nuovi prodotti, una nuova serie di iPhone e un diffusore acustico. Il titolo ha perso il 2,5% perché due modelli dell’iPhone 12 non possono essere prenotati fino al 6 novembre e perché ci si aspettava anche un’evoluzione degli AirPods. Secondo il New York Times il limite sta nella velocità, di poco più elevata: il 5G della Mela, insomma, delude le attese.

A zavorrare Wall Street sono state anche JP Morgan (-1,6%) e Citi (-4%), le due grandi banche che ieri hanno presentato i risultati del trimestre, buoni ma frenati dal calo del margine di intermediazione.

VIGILIA DI BATTAGLIA SUI FONDI UE

L’euro dollaro tratta a 1,174, poco mosso, dopo il calo dello 0,6% di ieri. Ieri la Commissione europea ha annunciato di aver prolungato a metà 2021 il regime straordinario sugli aiuti di Stato.  

Ma resta il nodo dei fondi comunitari al rispetto dello stato di diritto. Ungheria e Polonia, soprattutto quest’ultima, minacciano di far saltare tutto se le norme volute dall’Olanda e da altri paesi saranno inserite nel regolamento.

LO ZEW GELA I LISTINI. PER L’FMI PIL ITALIANO -10,8%

La doccia fredda arriva da Nord. L’Indice Zew relativo al mese di ottobre, sulle aspettative e sull’attività corrente, segnala che la Germania fatica a ripartire. Le aspettative mostrano un peggioramento e si attestano a 56,1 punti contro attese di 72 punti e un dato precedente di 77,4 punti. Per il Bel Paese le note, dolenti ma attese, arrivano dal Fondo Monetario: le previsioni per l’economia globale sono “un po’ meno preoccupanti” perché i Paesi ricchi e la Cina stanno ripartendo, ma l’Italia, nonostante un lieve progresso rispetto alla primavera, resta il fanalino di coda tra i Paesi avanzati: il Pil italiano passa a -10,6% da -12,8% di fine giugno, ma nel 2021 la ripresa sarà meno robusta (+5,2% da +6,3%).

PIAZZA AFFARI -0,81%. ACHTUNG DI BUNDESBANK PER LE BANCHE

Piazza Affari perde lo 0,81% e chiude a 19.558 punti, più o meno in linea con Francoforte (-1%), Parigi (-0,65%), Madrid (-1,1%) e Londra (-0,51%).

La Bundesbank avverte che le banche tedesche dovrebbero prepararsi per un aumento delle insolvenze, con la crisi del coronavirus che spinge le aziende già in difficoltà verso il baratro. La banca centrale tedesca ha detto che le insolvenze aziendali potrebbero aumentare di oltre il 35% a marzo a oltre 6.000 per trimestre.

SALGONO SOLO TLC E UTILITIES

In ribasso il comparto viaggi e del tempo libero, il bancario e l’assicurativo. Scambiano in lieve rialzo solo due settori europei: telecomunicazioni e utilities.

Airbus cede il 3% dopo che JPMorgan ha tagliato il rating del titolo a “underweight” da “neutral”.

La catena di abbigliamento britannica French Connection Group scivola del 18,4% dopo aver riportato una contrazione nelle vendite nel primo semestre per il virus.

ASTE RECORD PER I BTP: SPREAD A 116, DECENNALE A 0,61%

Il secondario italiano chiude contrastato, con la parte a breve della curva negativa e quella più lunga in rialzo in una seduta che ha visto nelle aste a medio lungo termine (a 3,7 e 30 anni) nuovi minimi storici.

I futures Btp con scadenza a dicembre chiudono poco oltre la soglia di 150,00 mentre lo spread Italia-Germania sul segmento a 10 anni è sceso in seduta fino a 116 punti base, minimo da fine aprile 2018.

Il tasso del decennale di riferimento invece, in continuo calo, ha visto un tuffo a 0,61%, nuovo minimo storico.

Il tasso del Btp a 2 anni chiude a -0,342%, non lontano dal minimo storico toccato nel dicembre 2017 a -0,371%.

ASPI, DA BLACKSTONE E MACQUARIE UN’OFFERTA PER L’88%

Svolta in vista per le Autostrade. Si è formata una cordata tra Cdp, il fondo americano Blackstone e il fondo australiano Macquaire per rilevare da Atlantia il pacchetto di controllo di Aspi, pari all’88%. E a conferma di queste indiscrezioni la stessa Atlantia nella serata di ieri ha emesso un comunicato in cui si dice disposta “a valutare un’eventuale proposta da parte di Cdp, unitamente ad altri investitori nazionali e internazionali, per un possibile accordo, relativo all’acquisto dell’integrale pacchetto azionario della controllata Autostrade per l’Italia, idoneo ad assicurare l’adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione medesima”. La società controllata dalla famiglia Benetton e guidata da Carlo Bertazzo ha così concesso un periodo di esclusiva per la negoziazione con la cordata Cdp fino a domenica 18 ottobre.

PADOAN FOR PRESIDENT IN UNICREDIT (-3,66%)

Ancora in profondo rosso  Bper (-5,12%), alle prese con l’aumento di capitale. Banco Bpm- 3,08%, nonostante Citi abbia alzato il target price.

Unicredit -3,66%. il Ceo Jean Pierre Mustier vuole accelerare sul piano di separazione degli asset italiani ed esteri che potrebbe, secondo Il Sole, approdare a un Cda entro fine anno anche se non c’è ancora consenso unanime del board. Il broker Equita si mostra scettico su questo piano: “Crediamo che le chances di realizzare un progetto di così ampia portata strategica siano piuttosto basse nel breve periodo, in quanto difficilmente potrebbe essere approvato da un Cda in scadenza da rinnovare ad aprile”. Il consiglio ha poi cooptato l’ex ministro dell’economia Pier Carlo Padon in vista della sua nomina a presidente.

MEDIOBANCA 3,7%. I PROXY STANNO CON NAGEL

Mediobanca -3,7%. Il proxy adviser ISS suggerisce agli azionisti di piazzetta Cuccia di votare per la lista presentata dal board uscente per il rinnovo del consiglio, in cui sono confermati i nominativi del Ceo Alberto Nagel e del presidente Renato Pagliaro.

In netta controtendenza Banca Mps (+8,06%) dopo il perfezionamento dell’operazione di cartolarizzazione nell’ambito del “Progetto Hydra” per la dismissione dei crediti deteriorati in favore di Amco.

Generali -0,8%. Caltagirone ha superato il 5%. Tra gli industriali, CNH Industrial +1,3%. JP Morgan alza il target price a 10,5 euro dopo i dati sulle vendite di trattori negli Usa salite del 22% annuo. Leonardo -2,2%.

Ancora in flessione il comparto oil e oil service: Saipem -3,64%, Tenaris -2,48%, Eni -1,95%.

RONALDO POSITIVO: LA JUVE LIMITA I DANNI

La notizia che Cristiano Ronaldo è risultato positivo al Covid-19 ha provocato una pioggia di vendite sul titolo Juventus, sceso del 7% prima di recuperare nel finale a -2,22%.

TINEXTA (+12%) ENTRA NELLA CIBERSECURITY

Tinexta (+12%) ha annunciato l’acquisizione di tre aziende attive nella sicurezza informatica. Messe insieme, queste tre società hanno generato nel 2019 ricavi per poco più di sessanta milioni di euro, con Ebitda di 6,7 milioni. La società presieduta da Enrico Salza ha pagato multipli compresi tra 10 e 11 volte l’Ebitda. La sicurezza informatica arriverà a valere l’anno prossimo più della metà dei ricavi consolidati.

Autogrill -9,48%: Citi ha abbassato la raccomandazione da neutral a sell, con prezzo obiettivo fissato a 2,5 euro.

In progresso, invece, Cementir (+3,44%), dopo che l’azienda ha dato avvio al piano di buy-back per un controvalore massimo di 60 mln di euro, pari al 6,5% dell’attuale valore di Borsa.

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