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Il trionfo elettorale di Renzi suona la carica anche per la Borsa: volano le banche, cala lo spread

FIRSTonline

EFFETTO RENZI: CANCELLATI SEI ANNI DI RIBASSI, SPREAD A 161 PB. BANCHE, TELECOM E GESTITO IN VOLO

Giornata di gloria per Piazza Affari. Grazie al rally seguito all’affermazione di Matteo Renzi, giudicata da Jp Morgan l’unica vera sorpresa del voto europeo, l’indice Ftse Mib ha compiuto un balzo del 3,6% a quota 21.493,87 punti, sfiorando il massimo assoluto dall’inizio del 2008, prima della crisi finanziario. Lo spread Btp/Bund si riduce poco sopra quota 161 bp, con un calo di 17 bp, assai superiore al progresso segnalato dai Bonos spagnoli (152 bp, meno 8 punto). Non perde colpi l’Oat francese: spread con il bund a 45.7 punti, con un regresso di soli 0,7 punti.

Più cauti gli altri indici, in assenza del contributi di Wall Street e Londra, e fermi per festività. Ma Francoforte +1,1% ha toccato il nuovo record storico grazie all’exploit di Commerzbank +2,6%, dei titoli dell’auto e di Lufthanza +2,8% Parigi guadagna solo lo 0,6%: pesa sul listino parigino la cocente sconfitta dei socialisti francesi ed il trionfo della destra anti europeista. Madrid +1,1%.

Sale intanto la Borsa dell’Ucraina mentre prosegue lo spoglio delle schede delle votazioni che dovrebbero portare alla proclamazione di Petro Poroshenko alla carica di Presidente della Repubblica: in ascesa anche la Borsa di Mosca +0,5%, ormai su livelli vicini alle quotazioni pre-crisi di Crimea. 

A Milano è stata la giornata delle banche: Intesa +4,2%, Unicredit +4,8%, Monte Paschi +5,7%. Molto bene anche Popolare Emilia +9,2%, Pop.Milano +7,1%, Ubi +6%. Il movimento al rialzo ha contagiato anche le banche minori: Banca Ifis sale del 6%. Avanzano anche Generali +3,9% ed UnipolSai +3%. Nel risparmio gestito esplode la corsa a Mediolanum +5% ed Azimut +4,7%. Piovono acquisti anche su Enel +3,5% ed Eni +1,7%.

Vola Telecom Italia +6,4%. Sale anche Atlantia +4,1%. Snam +4,3%. Risale la china anche A2A +5,6% dopo le nomine, con i Comuni che ora tornano a sperare nel collocamento del 5% entro il termine fissato del 30 giugno. In coda al listino, tra i meno brillanti, Buzzi +0,9% e Tenaris +1,3%. Fra gli industriali, Fiat guadagna il 3%, preceduta da Finmeccanica +4,7. StM +2,7%. Tra le small cap sale D’Amico. Falck Renew è in rialzo del 3,8%, Tamburi del 3%. 

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