Chiude il traforo del Monte Bianco. Dalle 17 di oggi, lunedì 2 settembre, e fino al 16 dicembre il Bianco resterà chiuso per i lavori del primo cantiere-test di risanamento della volta lunga 11,6 chilometri. E a Torino si vedono già i primi effetti, con la città invasa da camion e tir.
Il traforo del Monte Bianco chiude: interventi per 50 milioni di euro
Tre mesi e mezzo di interventi su due tratti di 300 metri ciascuno che potrebbero dare il via a una serie di blocchi simili per i prossimi 18 anni. Solo le opere al via e quelle previste nel 2025 costeranno 50 milioni di euro. Un progetto che sarebbe dovuto partire lo scorso anno, poi slittato quando una frana in Maurienne (Francia) aveva provocato la chiusura del traforo stradale del Fréjus, l’altro collegamento fondamentale tra l’Italia e la Francia.
La riapertura come detto è prevista per il 16 dicembre, prima delle festività natalizie, periodo di intenso traffico nell’area. Il gestore Geie-Tmb, a fare “tutto quanto è nelle sue possibilità” per terminare in anticipo. Il periodo – sottolinea – è stato individuato come il “meno impattante sul turismo”. Secondo le stime, nel corso delle 15 settimane di chiusura, 9 camion su 10 saranno dirottati al traforo stradale del Fréjus. Il traffico leggero sarà invece ripartito tra la galleria che collega Bardonecchia e Modane, il traforo del Gran San Bernardo e il colle del Piccolo del San Bernardo, che però chiuderà in caso di neve.
Dal Monte Bianco passa il 4,4% di tutto il traffico di mezzi pesanti che attraversa le Alpi e il 3,3% di quello leggero. L’anno scorso – nonostante nove settimane di chiusura totale per lavori – sono transitati 1 milione 677 mila veicoli, una media di 4.595 al giorno.