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Il test sulla fiducia tedesca fa paura alle Borse. Nuovo colpo di scena in Luxottica

IL TEST DELLA FIDUCIA TEDESCA FA PAURA ALLE BORSE. TRAVOLTA LUXOTTICA, FCA SI DIFENDE A WALL STREET

I mercati attendono con il fiato sospeso l’esito del Zew, cioè l’indice della fiducia tedesca. Nell’attesa, arretrano i listini asiatici dopo la brusca correzione al ribasso di Wall Street. A Tokyo l’indice Nikkei scende dell’1,5%. In ribasso, seppur più contenuto, anche le piazze cinesi.

Finale con il brivido ieri sera a Wall Street. Come era già successo venerdì una pioggia di vendite si è concentrata nell’ultima ora di contrattazioni: l’indice Dow Jones ha ceduto l’1,35%, l’S&P 500 circa l’1,4% e il Nasdaq l’1,46%. Sesta chiusura consecutiva al ribasso per la Borsa di Milano, con l’indice FtseMib in calo dello 0,3%.

Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 144 punti base e il tasso del decennale domestico si è assestato al 2,34%. Il Tesoro italiano ha inaugurato con successo l’intensa settimana sul mercato primario collocando tutti i 6,75 miliardi di euro di Btp in programma, registrando un rendimento in rialzo sui titoli a tre anni e aggiornando il nuovo minimo storico su quelli a trent’anni.

Fanno meglio le altre Borse europee. Parigi che termina la seduta in parità, Francoforte +0,2% e Londra +0,3%. Altri segnali di recessione. Continua la discesa del petrolio con il Brent in ribasso del 2% a 88,3 dollari al barile e il Wti a 84,5 dollari (-1,4%). Il dollaro si indebolisce a 1,268 contro l’euro, da 1,262 della chiusura di venerdì sera. Si rafforza l’oro a 1.229 dollari l’oncia (+0,5%).

VISTO IN CALO L’INDICE ZEW, TASSI IN RIALZO SOLO NEL 2016

Occhi ben aperti oggi sullo Zew di ottobre, l’indice della fiducia tedesca che finora ha registrato un calo costante fin da gennaio. Solo una correzione o qualcosa di più? Si rafforzano le fila dei pessimisti, in ansiosa attesa del segnale sulla fiducia dei tedeschi, un dato cruciale dopo i dati negativi sull’economia leader dell’eurozona.

Le previsioni non sono incoraggianti: nel panel di Bloomberg gli ottimisti (si fa per dire) prevedono la discesa a 15 dal precedente 24,5 (già in calo) ma c’è chi scommette che non si andra oltre 6. O anche meno. Nel pomeriggio entrerà nel vivo la campagna delle trimestrali Usa con i dati di Wells Fargo e Jp Morgan.

La frenata dell’economia internazionale sta spingendo la Fed a rivedere i piani. La data prevista per il rialzo dei tassi slitta a inizio 2016 secondo il  presidente della Fed di Chicago, Charles Evans. “Sono un po’ preoccupato del fatto che alzare i tassi prematuramente possa non funzionare”, ha aggiunto. Non stupisce la sortita di Evans, nota colomba. Ma nel week end ha predicato prudenza anche Stanley Fisher, vice di Janet Yellen, finora considerato assai più propenso a muover la leva dei tassi.

LUXOTTICA, DEL VECCHIO DEVE RIVEDERE I PIANI

Ancora un colpo di scena in casa Luxottica. La rivolta dei consiglieri indipendenti ha costrello Leonardo Del Vecchio a rivedere i piani dopo le dimissioni dell’ad Enrioco Cavatorta.

Sarà lo stesso Del Vecchio a cumulare tutte le deleghe in attesa della nuova governance. Massimo Vian viene confermato chief operating officer ma non assume la carica di ad. Nessun incarico, almeno per ora, per Francesco Milleri, il professionista di fiducia della moglie di Del Vecchio. E’ il risultato della mediazione in consiglio di Claudio Costamagna dopo la levata di scudi degli indipendenti, tra cui Roger Abravanel e Anna Puccio.

Ieri, intanto, il titolo ha vissuto una giornata campale. Le azioni hanno bruciato in una sola seduta 1,82 miliardi, arrivando a perdere il 10% prima di chiudere la seduta in calo del 9,2%. Bruciati in una seduta 1,8 miliardi di valore. 

FCA , ESORDIO SENZA DANNI A WALL STREET IN ROSSO

Le azioni del comparto auto sono attualmente sottovalutate “in modo ingiustificato: sono valutate 2,5 volte l’ebitda, Si sta raschiando il fondo del barile”. Così Sergio Marchionne a Wall Street dopo aver suonato, assieme al presidente John Elkann, la campanella che ha segnato la fine degli scambi del giorno del debutto di Fiat Chrysler nelle borse Usa.

E’ stato un esordio in altalena. Il titolo Fca (+1,22 a 7,025 euro a Milano) ha infatti chiuso sui livelli di inizio giornata a 9 dollari dopo aver segnato in avvio forti rialzi (fino a 9,40 dollari, +8,1%) per poi scivolare in terreno negativo e recuperare nel finale fino a 8,92 dollari -0,09%.

John Elkann, nominato dal board presidente di Fca, ha definito il debutto a Wall Street “è un momento storico”. Sergio Marchionne è stato confermato amministratore delegato: “Questo – ha detto – è il culmine del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni e mezzo”. Dal libro soci risulta che l’ad possiede lo 0,52% del capitale.

MEDIOLANUM RISALE IN VISTA DEL CDA FININVEST. BANCHE OK

Tengono bene i titoli finanziari. Mediolanum ha chiuso in rialzo del 3,3%. Il titolo della società del risparmio gestito aveva perso venerdì il 3%. Secondo indiscrezioni, Fininvest dovrebbe convocare a breve un consiglio di amministrazione per decidere come procedere sulla cessione di circa il 20% del capitale. Sembra probabile che si opti per la creazione di un blind trust che avrà 30 mesi di tempo per dismettere la partecipazione.

Giornata positiva per le banche: Unicredit +0,3%, Intesa +0,9%, MontePaschi +1,1%. BancaPop.Milano +0,9%, Banco Popolare +1,2%.

OIL E CHIP: DUE BUCHI NERI

Il calo del greggio e i warning americani sui semiconduttori hanno pesato anche su Piazza Affari. Fra i titoli petroliferi, Eni è salita dello 0,4%, Saipem ha perso il 2% dopo il declassamento drastico di Ubs che ha abbassato il giudizio a Sell da Neutral. Tenaris è salita dello 0,7%.

Stm, dopo il -5,5 di venerdì, ha perso un altro 5,4% circa in un mercato ribassista sul settore dei chip dopo l’allarme utili lanciato la settimana scorsa a Wall Street da Microchip Technology e che secondo gli analisti potrebbe anticipare l’arrivo di altre brutte notizie dal comparto.

NUOVE COMMESSE PER IMPREGILO, RIMBALZA AUTOGRILL

In controtendenza Salini Impregilo +1,37% a 2,67 euro), grazie alla nuova commessa in Polonia da 239 milioni di euro. Risalgono i titoli legati ai viaggi della scuderia Benetton: Wdf +0,44%, dopo i positivi dati sul traffico di passeggeri a settembre diffusi dall’Associazione degli aeroporti spagnoli (+5,2% annuo a 20 milioni). Lo scorso 8 ottobre il fondo Fmr (Fielity) è salito dal 5,177% al 10% del capitale del gruppo, diventandone il secondo azionista. Rally anche di Autogrill in rialzo del 2,6%.

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