Il Tesoro Usa ha subito approfittato dell’innalzamento del tetto del deficit del budget. Ieri, infatti, il debito federale a quanto risulta dal bollettino quotidiano del dicastero di Tim Geithner è aumentato di 238 miliardi di dollari raggiungendo un totale di 14.580,7 miliardi. Gli Stati Uniti entrano così nel club dei Paesi il cui è debito è superiore al Pil (14.526,5 milliardi a fine 2010).
In realtà, Washington aveva già sforato il tetto a metà maggio, occultando i buchi dietro una serie di accorgimenti tecnici, in attesa che il Parlamento innalzasse il limite massimo all’indebitamento, cosa avvenuta in extremis la sera del 2 agosto. I numeri comunque confermano che, in assenza di un accordo, le casse di Washington sarebbero state drammaticamente vuote fin dal mattino successivo.
Da oggi, però, gli Usa hanno varcato in via ufficiale la fatidica soglia del 100% del debito sul prodotto interno lordo. Un gruppo di cui fanno parte nell’ordine: Giappone (226 %), Grecia (152%), Giamaica (137%), Libano (134%), Italia (120%), Irlanda (114%) e l’Islanda (103%).