Il Tesoro potrebbe cedere il 10% di Eni ed Enel per ridurre il debito pubblico. Lo scrive oggi il quotidiano La Repubblica, precisando che il controllo pubblico sui due gruppi sarebbe assicurato mediante il sistema di azioni a voto multiplo.
L’operazione sarebbe allo studio del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ma al giornale risulta che il premier Matteo Renzi non sia ancora convinto.
Le cessioni, in ogni caso, non sarebbero immediate, ma partirebbero eventualmente nella seconda metà del piano quadriennale di privatizzazioni, ovvero non prima del 2016.
Il debito pubblico era intorno al 120% del prodotto lordo nel 2011 e, secondo le stime del Documento di economia e finanza (Def), salirà al 134,9% quest’anno.
D’altra parte, lo Stato non ha bisogno di mantenersi sopra il 30%, la quota di controllo, nelle sue più grandi società quotate: può scendere di un altro 10% senza temere per questo scalate ostili da parte di investitori esteri.