L’attentato di Bruxelles colpisce il cuore dell’Europa e manda sotto pressione nella mattinata le Borse del Vecchio continente. I titoli più colpiti sono chiaramente quelli legati al turismo, dai viaggi e compagnie aeree al lusso. Ma la paura, almeno sui listini, non è riuscita a dilagare e nel pomeriggio i mercati riescono a non perdere la calma. Le principali piazze chiudono sostanzialmente sulla pari: Milano in parità (+0,01%), Parigi +0,09%, Londra +0,13% e Francoforte, con uno slancio leggermente più marcato, +0,42%. In Germania è stato pubblicato l’indice Ifo sulla fiducia degli imprenditori di marzo che è risultato in crescita e sopra le attese, a 106,7 punti. Riprende quota in leggero territorio positivo anche Wall Street dopo un avvio pesante: il Dow Jones sale dello 0,09% e l’S&P500 dello 0,06%. Sul fronte macroeconomico l’indice manifatturiero della Fed di Richmond è balzato a +22 punti in marzo da -4 in febbraio, indicando una netta ripresa delle attività nell’area.
Positivi anche i dati macro del Vecchio Continente. L’indice dei direttori di acquisto di Markit è balzato a 53,7 oltre le stime degli economisti. “Ci sono alcuni segnali che forse lo stimolo della Bce viene percepito dalle aziende come il trampolino per una crescita più forte nei prossimi mesi”, ha sottolineato Chris Williamson, capo economista di Markit.
La corsa verso lidi più sicuri si è parzialmente manifestata con gli acquisti sui Bund il cui rendimento è sceso allo 0,21% dallo 0,23% di ieri. Il Btp decennale rende l’1,24%, stabile, con lo spread sull’analogo titolo tedesco a 104 punti base. L’oro è in leggero progresso dello 0,27% a 1247,05 dollari l’oncia e il petrolio Wti cede lo 0,48% a 41,32 dollari al barile. Il cambio euro dollaro, in un primo momento sceso sotto quota 1,12, frena il calo a -0,31% a 1,1206.
A Piazza Affari i riflettori sono sempre puntati sulla fusione Banco Popolare-Bpm. Gli acquisti hanno premiato Bpm +2,97%, miglior titolo del Ftse Mib. In territorio positivo è anche Banco Popolare +0,41%. Dalla Bce, secondo quanto rivelato da fonti finanziarie, sarebbe arrivato il via libera alle nozze: Francoforte avrebbe rilevato che le due banche si sono allineate alle richieste fatte. Domani è convocato il consiglio del Banco Popolare. Tra i migliori del Ftse Mib anche Tenaris +2,25%, Anima +1,39%, Terna +1,34% e Mediaset +1,18% in attesa della trimestrale diffusa a Borse chiuse.
Telecom Italia +0,48% in attesa delle nomine del dopo Patuano. Mediobanca Securities ha ribadito il rating outperform e il target price a 1,32 euro sul titolo. Anche gli analisti di Banca Akros stamani hanno confermato il giudizio positivo su TI (accumulate con un target price a 1,15 euro). In fondo al paniere delle blue chip Ferragamo -3,38%, Mps -2,34%, Mediobanca -1,85%, A2A -1,69% e Stm -1,65%. Arretra Generali -1,26%, dopo la notizia che cederà immobili per un miliardo di euro in Europa.