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Il taglio dei tassi della Bce non evita il crollo di Piazza Affari, la peggior Borsa d’Europa

Il taglio a sorpresa dei tassi al minimo storico provoca una fiammata in Borsa, ma poi Piazza Affari inverte precipitosamente la rotta e crolla perdendo il 2%, malgrado Draghi assicuri che non siamo in deflazione – Banche, Saipem e Telecom Italia in forte ribasso – Pirelli in controtendenza – L’euro sotto 1,34 dollari – Debutto boom di Twitter

Il taglio dei tassi della Bce non evita il crollo di Piazza Affari, la peggior Borsa d’Europa

A sorpresa Mario Draghi ha tagliato i tassi di interesse dallo 0,5% allo 0,25%. Le Borse hanno reagito con una fiammata al rialzo per poi ripiegare, nonostande Draghi abbia assicurato che non siamo in deflazione. La peggiore è Piazza affari che dopo un balzo di quasi l’1% ha invertito la rotta e chiuso in calo del 2,07% a 18.863 punti.

Negative anche se con cali contenuti anche Parigi -0,14%, Londra -0,72%, Madrid -0,9%, mentre Francoforte è salita dello +0,44%. Lo spread Btp bund è sceso a 240 punti base dopo la conferenza stampa di Draghi, dopo aver beneficiato anche dell’asta spagnola di Stato con scadenza 2018, 2023 e 2026 per complessivi 4,034 miliardi di euro che ha registrato un deciso calo dei tassi. In particolare sul Bonos decennale il rendimento medio è sceso ai minimi da settembre 2010, al 4,164% dal 4,269% precedente. In Spagna segnali positivi anche dal dato sulla produzione industriale a settembre che è tornato a crescere per la prima volta dal 2011 battendo le attese del mercato, registrando un +1,4% su base annua, dopo il -2,1% di agosto.

La decisione di tagliare il costo del denaro è stata accolta con grande favore dal Fmi che ritiene possa “contribuire a sostenere la nascente ripresa nell’area euro” e la giudica “pienamente giustificata dalla debolezza della dinamica inflazionistica e dal sostanziale ristagno dell’economia”. Sul fronte degli operatori c’è probabilmente delusione perché nel board della Bce non si è parlato di una nuova Ltro, anche se il mercato non esclude che arrivi a breve. Il cambio euro dollaro cade dello 0,9% a 1,3388 mentre anche il petrolio Wti scende dello 0,95%. L’oro cede lo 0,6% a 1.309 dollari al barile.

Dagli Stati Uniti nel frattempo le indicazioni macro arrivate oggi hanno indotto a pensare che il tapering potrebbe iniziare prima di quanto atteso. Il pil Usa ha infatti accelerato a sorpresa nel terzo trimestre, salendo del 2,8% dal 2,5% dei tre mesi precedenti. Si tratta del risultato migliore del 2013. La scorsa settimana le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti sono calate di 9.000 unità a quota 336.000. A Wall Street è rally di twitter che scambia a 50 dollari per azione, in rialzo del 92% rispetto al prezzo di collocamento di 26 dollari.

A Piazza Affari peggior titolo è la Bpm -4,99% dopo dopo che Standard & Poor’s ha tagliato il rating, male anche Mps -3,49% e Unicredit -3,34%. Tra i titoli peggiori del Ftse Mib anche Saipem -4,54% e Telecom Italia -4,26% nel giorno del cda sui conti e sul piano. In evidenza sul Ftse Mib Pirelli +2,78% che prosegue la corsa dopo i conti, Cnh Industrial +1,45%, Prysmian +0,93%, Fiat +0,88%. Rcs crolla del 6,07%. Sul titolo pesa anche la polemica sull’operazione di cessione degli immobili centrali di Rcs Mediagroup, deliberata martedì scorso dal Cda, senza il consenso dei consiglieri Piergaetano Marchetti e Attilio Guarneri.

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