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Il sistema moda italiana cambia nome: Confindustria Accessori Moda per la “pelle” e Confindustria Moda per il “tessile”

Confindustria Moda

Ad annunciare le nuove denominazioni delle due Federazioni all’interno dell’orbita confindustriale – le due principali filiere industriali del settore moda Made in Italy è stato Vincenzo Marinese, Vicepresidente per l’Organizzazione e i Rapporti con i Territori e le Categorie di Confindustria. 

La riorganizzazione vede Confindustria Accessori Moda riunire le associazioni rappresentative dei principali comparti della filiera pelle italiana e Confindustria Moda associare l’intera filiera del tessile, abbigliamento, moda, evolvendo dalla precedente denominazione di Sistema Moda Italia. Il sistema produttivo rappresentato dalle due Federazioni genera nella sua totalità un turnover di quasi 100 miliardi euro, impiegando più di 500.000 lavoratori e lavoratrici e comprendendo più di 50.000 imprese.   Si ricorda inoltre che il nostro Paese è il primo esportatore di tessile, moda, accessori in EU (e il 2° nel mondo dopo la Cina), con un saldo commerciale che nel 2023 ha superato i 26 miliardi di euro.

Una decisione in linea con gli obiettivi di Confindustria per confermare il legame tra settori e casa madre

Le due Federazioni continueranno a lavorare congiuntamente su temi condivisi, con obiettivi e visioni comuni, nel rispetto della tutela delle singole identità settoriali che le contraddistinguono.

Le aree di intervento sinergico, già avviate e che continueranno a vedere le Federazioni impegnate anche nel 2025 riguardano:

  • La risoluzione della controversia sul credito d’imposta per ricerca e sviluppo, volta a garantire agli imprenditori italiani maggiore certezza del diritto.
  • La partecipazione congiunta al Tavolo della Regione Lombardia per combattere il caporalato.
  • La formazione dei giovani e riqualificazione dei lavoratori, fondamentale per lo sviluppo di competenze specialistiche, indispensabili in un mercato in continua evoluzione.
  •  La promozione internazionale della moda Made in Italy, attività che esprime tutta la propria eccellenza, nella completezza e diversità della sua offerta.

Gli interventi di Marinese, Ceolini e Tamborini

Vincenzo Marinese, Vicepresidente per l’Organizzazione e i Rapporti con i Territori e le Categorie di Confindustria: “In un momento così delicato, concentrare la rappresentanza sull’abbigliamento – con Confindustria Moda – e sugli accessori – con Confindustria Accessori Moda – è fondamentale per il supporto all’export e alle piccole e medie imprese. È necessario mettere al centro il nostro saper fare, perché Made in Italy significa fatto bene. Il nostro Paese ha ottenuto un risultato eccezionale nel settore delle esportazioni, anche grazie all’unicità dei prodotti del Made in Italy, conquistando il quarto posto mondiale. Nonostante questo, ci sono settori, che rappresentano le nostre eccellenze, che devono essere rafforzati. La rappresentanza, in questo contesto, diventa essenziale con il sostegno alle imprese, con una politica attiva per la crescita, con l’unione di politiche di sviluppo fiscali a favore di un settore per noi strategico”

Giovanna Ceolini, Presidente di Confindustria Accessori Moda: “Come neopresidente di Confindustria Accessori Moda, guardo con sincero ottimismo al futuro della Federazione e delle imprese che rappresentiamo, nonostante la complessa congiuntura economica. Con rinnovato impegno, continueremo a supportare le aziende con un approccio mirato e specializzato, valorizzando i settori che incarnano il nostro know how. I comparti che oggi rappresentiamo sono motore di innovazione e creatività, pilastri essenziali del sistema moda, che completano e arricchiscono il settore dell’abbigliamento con un contributo insostituibile, rafforzando la sostenibilità dell’intera filiera”.

Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia: “Di fronte alle mutevoli dinamiche di mercato e a fattori geopolitici che necessitano di interventi mirati, si sottolinea oggi all’interno di un sistema che è traino dell’economia italiana nel mondo l’importanza della rappresentanza e della sinergia. Si tratta di elementi centrali per tutelare le istanze del settore, in particolare con riferimento alla trasparenza della filiera, alla certezza del diritto, alla formazione e alle azioni sui mercati internazionali, temi che già vedono le due associazioni agire di concerto su importanti tavoli istituzionali. A sostegno delle aziende della filiera del tessile-abbigliamento in Europa proseguirà immutato il nostro impegno nella gestione della complessa transizione sostenibile che si prospetta e nell’affrontare le nuove sfide che i nuovi assetti internazionali stanno prospettando per il settore”.

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Categories: Economia e Imprese