Il settore del factoring, nonostante la recessione e il netto calo dei prestiti bancari al sistema produttivo, ha fatto segnare una nuova crescita nel 2012, con un incremento atteso intorno al 4,20%, dopo il vero è proprio boom del 2011 (+22%).
Secondo i dati raccolti da Assifact, la crescita nel mese ottobre 2012 sarebbe stata del 5,20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche gli anticipi erogati dalle società di factoring evidenziano una moderata espansione, pari al 4,53%, in controtendenza con l’attuale andamento dei finanziamenti bancari alle imprese. Anche per il 2013 le attese sono positive, con un crescita del turnover pari al 5,42% rispetto al 2012.
A sospingere il mercato del factoring in Italia è la minore rischiosità del prodotto rispetto al credito bancario tradizionale a breve termine e la ridotta incidenza delle esposizioni “deteriorate” nel factoring rispetto ad altre tipologie di finanziamento: soltanto il 5,2%, contro il 16,8% del totale delle esposizioni bancarie verso imprese (dato al 30 giugno 2012).