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Il Salone del Mobile di Milano si fa: dal 5 al 10 settembre

Dopo i dubbi dei giorni scorsi, finalmente una bella notizia: il più importante evento mondiale del design si terrà e a inaugurarlo sarà il Presidente della Repubblica Mattarella, che anche in questa occasione è stato determinante

Il Salone del Mobile di Milano si fa: dal 5 al 10 settembre

Il Salone del Mobile di Milano, il primo evento mondiale del design, dell’arredo e della casa, si svolgerà come previsto dal 5 al 10 settembre, sia pure con modalità e spazi diversi da quelli delle precedenti edizioni. A inaugurarlo sarà, come promesso, il Presidente della Repubblica. Lo ha comunicato l’ufficio stampa del Salone dopo che finalmente l’associazione del settore, FederlegnoArredo, sollecitata da più parti e da istituzioni di grande peso politico e economico, aveva sciolto ogni dubbio. E soprattutto aveva vinto la dura opposizione interna di alcune aziende alle quali proprio le 58 edizioni del Salone hanno dato negli anni un contributo essenziale per la crescita e le esportazioni. L’immagine e il successo del settore – è bene sottolinearlo – sono stati costruiti anno per anno dalla straordinaria capacità di comunicazione e di attrazione del Salone e del Fuori Salone, senza i quali le Pmi non avrebbero mai potuto raggiungere gli attuali traguardi.

Sarà un’edizione meno estesa delle precedenti, ma con una grande attenzione alle innovazioni sia formali che tecnologiche degli ultimi 18 mesi e a diverse tematiche strettamente collegate alla platea mondiale dei suoi visitatori, grazie a un’originale piattaforma digitale. La decisione di fare il Salone con questa formula innovativa è stata innanzitutto comunicata al Presidente del Consiglio Mario Draghi, poi alle associazioni di categoria e alle istituzioni che ruotano intorno come indotto, molto ricco agli eventi del mobile.

“Al termine di un costruttivo dibattito interno, di un intenso lavoro progettuale a cui ci siamo dedicati in queste settimane – sottolinea il comunicato stampa – conclusosi con la totale condivisione e un voto unanime in cui sono stati analizzati i punti di forza della manifestazione, i valori storici e simbolici, quelli attuali e prospettici, la coerenza con il programma di rilancio dell’economia del Paese sotto la guida del nuovo Esecutivo, la rilevante condivisione della collettività, le aspettative sia di un pubblico professionale sia di quello generalista in Italia e nel mondo, i vertici del Salone del Mobile di Milano hanno definito i passaggi che nei prossimi giorni determineranno il percorso che porterà all’organizzazione dell’edizione di settembre”.

Dopo le dimissioni di Claudio Luti da presidente del Salone del Mobile e dopo alcune rilevanti defezioni di storici brand brianzoli, pareva che Milano, la Lombardia e l’intero comparto dell’arredo dovessero pagare la crisi legata al Covid con ben due anni di totale chiusura, mentre altre manifestazioni fieristiche ricominciavano il percorso tradizionale riempiendo il vuoto gigantesco lasciato dall’evento milanese. E invece no. Sono cominciate le pressioni degli ambienti legati al mondo dell’arredo, del progetto e dell’innovazione proprio nel momento in cui, tra i megatrend mondiali del dopo-Covid, emerge quello di una necessaria riprogettazione coraggiosa dello spazio abitativo. Ma soprattutto è stato il tempestivo, secco e determinato annuncio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che garantiva la sua presenza per l’apertura dell’edizione di settembre, a far riflettere l’intero settore.

Il progetto dell’evento 2021 – prosegue la comunicazione – sarà coordinato da un curatore di fama internazionale. “Ringrazio il consiglio di Presidenza di FederlegnoArredo, i componenti del CdA di Federlegno Arredo Eventi e i nostri imprenditori per aver condiviso punti di vista, idee e necessità – afferma Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – un lavoro di squadra che ci permetterà di organizzare un’edizione speciale, unica, come unico è il periodo che stiamo vivendo. Abbiamo vinto una grande sfida: dare alle aziende, dalle grandi alle piccole realtà, che rappresentano il tessuto della filiera, la migliore vetrina per valorizzare le eccellenze internazionali e del made in Italy. Ora proseguiremo in questa direzione come sempre in stretta sinergia con la Città di Milano”.

Rimane da osservare l’assenza di qualsiasi riferimento all’ex presidente del Salone, Claudio Luti, che si era dimesso in polemica con quanti – istituzioni pubbliche e associazioni – non davano risposte certe per consentire di preparare in tempo un Salone all’altezza della sua immagine. Le pressioni su FederlegnoArredo sono state tali che ora il Salone di settembre è al sicuro. Quello di settembre, ma per le future edizioni, si sa che molte sono le richieste di cambiamento, soprattutto per rimodulare certe esasperate esibizioni del Nulla eretto a Design, di eventi molto scenografici ma fini a se stessi, del lusso estremo come inutile esibizione. E per rivedere altresì costi complessivi ormai insostenibili per le piccole e medie aziende, costrette a organizzare non solo stand faraonici, ma anche gli eventi al Fuori Salone e spesso aperture in orario continuato delle showroom. Su tutto questo rutilante mondo milionario, svettano i prezzi stellari degli alberghi milanesi, tanto che molti operatori da anni preferiscono soggiornare in Svizzera (costa meno) e raggiungere la Fiera con un’ora di comodissimo treno.

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