PIAZZA AFFARI +0,8% CELEBRA L’EFFETTO MONTI
MA NON CALA LA FEBBRE SUL DEBITO SOVRANO
Finale in crescendo in Piazza Affari in contemporanea con il giuramento del governo Monti. L’indice Ftse Mib della Borsa di Milano sale, dopo una giornata all’insegna di una fortissima volatilità, dello 0,79% a 15.419 punti. Nel corso della seduta ci sono stati forti rialzi in mattinata, seguiti però anche da un brusco ribasso a dimostare la fragilità del quadro d’assieme a livello europeo.
Il rendimento del Btp-10 scende di 12 punti base a 6,93%. Respira anche il rendimento del titolo di stato della Francia (-2 punti base a 3,64%) ma sale al 6,31% (+5 punti base) il bond della Spagna. Il bund tratta a 1,807% (+3 punti base). Secondo quanto riferito da Reuters stamattina la Bce è intervenuta comprando bond governativi della Spagna e dell’Italia. La Francia è tornata a sollecitare l’intervento convinto di Francoforte ma Angela Merkel, frena e ricorda che i trattati impediscono alla Bce di risolvere i problemi finanziari dei singoli paesi.
Monti ha sciolto alle 13,24 la riserva al Quirinale e ha assunto l’incarico di nuovo presidente del Consiglio italiano e ministro dell’Economia ad interim in un governo tecnico che “metterà al centro l’iniziativa per la crescita economica e lo sviluppo”. Il nuovo esecutivo domani si presenterà in Senato e poi alla Camera per il voto di fiducia. A Piazza Affari, le banche si muovono in ordine sparso. Unicredit sale dell’1,42%, Intesa Sanpaolo che cede all’esecutivo sia Corrado Passera che il vicepresidente Elsa Fornero guadagna lo 0,66%. Banco Popolare di Milano sprofonda del 13,18%, a fronte delle vendite dei titoli sottoscritti in aumento di capitale consegnati domattina. Ubi Banca, infine, sale del 5,10%.
La migliore blue chip è Azimut +5,3%, mentre il fanalino di coda, all’indomani della retrocessione di S&P è Fondiaria Sai – 4,5%. Eni è in rialzo dell’1,40%, Enel sale dello 0,76%. Ancora giù Campari -4,73% mentre tra le small caps rimbalza, dopo i rovesci dei giorni scorsi, Prelios +17%. Vola Safilo +10,36% nel giorno del definitivo addio di Armani. Promossa, infine, la vendemmia degli ordini di Astaldi +7,4%. Infine, effetto Buffon su Zucchi +19,14%. Ieri il portiere della Nazionale e della Juventus ha comunicato di esser salito al 19,8% della società tessile.