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Il rischio elezioni in Germania inquieta i mercati: euro sotto tiro

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L’euro è sotto tiro stamane dopo la decisione dei liberali tedeschi di interrompere le trattative con i verdi e Cdu per la formazione del nuovo governo di Angela Merkel. A questo punto l’ipotesi più probabile è quella delle elezioni anticipate. Angela Merkel, dopo 12 anni filati da cancelliera, potrebbe provare a formare un governo di minoranza dei Cristiano Democratici. La moneta unica tratta stamane a 1,172 dollaro, il calo più sensibile dell’ultimo mese, e rallenta anche rispetto alla sterlina (0,8885, con una flessione dello 0,4%).

AVVIO DEBOLE PER SHANGHAI E TOKYO

Partenza contrastata della settimana finanziaria anche per i listini asiatici. Debole la Borsa giapponese, frenata dai dati deludenti della bilancia commerciale: l’export di Tokyo rallenta (+14% nei primi dieci mesi contro una previsione di +15,8%), mentre si consuma una nuova tappa della crisi di Toshiba, costretta ad un nuovo aumento di capitale.

In frenata anche i mercati cinesi: -0,8% Shanghai, appesantita dalle regole più severe sull’emissione e la distribuzione dei prodotti finanziari annunciate venerdì dalla Banca centrale. In lieve rialzo Hong Kong grazie a Tencent (+1,2%). Alibaba, imitando Amazon, ha annunciato lo sbarco negli ipermercati acquistando per 3 miliardi di dollari una quota in Sun Hai.

Contrastato anche il petrolio: il brent quota 62 dollari al barile, cedendo una parte dei rialzi di venerdì (+2% a 62,60). La settimana si è comunque chiusa in rosso: sui mercati pesa l’apertura di nuovi impianti di shale oil negli Usa e l’incertezza sul vertice dei produttori tra una settimana a Vienna. La Russia potrebbe non aderire al rinnovo dei tagli di produzione chiesto dall’Arabia Saudita.

L’oro è sui massimi dell’ultimo mese, a 1.292 dollari.

BORSE A MEZZO SERVIZIO PER LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO

Borse a mezzo servizio in settimana per la festa del Ringraziamento. Wall Street e la Borsa del Giappone resteranno chiuse nella giornata di giovedì. Venerdì le Borse Usa lavoreranno solo mezza giornata.

L’attenzione si sposta perciò sul Black Friday, il giorno tradizionale d’avvio degli acquisti di Natale, che coinvolgerà almeno 115 milioni di potenziali compratori. In diretta concorrenza però con il Cyber Monday, risposta americana alle scintille del Single’s Day cinese (4,5 miliardi di fatturato sui portali di Alibaba).

OGGI DRAGHI NELL’ARENA DEI FALCHI

In Europa riflettori accesi oggi sull’audizione di Mario Draghi al Parlamento Europeo. Sarà l’occasione di un confronto aspro e diretto con i deputati, specie olandesi, fortemente ostili al Quantitative Easing. In settimana parleranno diversi membri del direttivo della Bce: Nowotny, Lautenschlaeger, Jazbac, Makuch, Rusnock e Constancio.

Sul fronte delle banche centrali, da seguire, mercoledì, la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, indicatore rilevante in vista della riunione del comitato monetario di dicembre, occasione per il probabile aumento dei tassi.

MERCOLEDÌ AL VIA L’AUMENTO CARIGE: NUOVO AZIONI A 0,01 EURO

Piazza Affari riparte dopo la prima settimana in profondo rosso (-2,1%) complice la delicata situazione di crisi in Banca Carige. Almeno su questo fronte, però, il peggio sembra alle spalle.

Stamane non peserà sul comparto bancario di Piazza Affari la spada di Damocle del rischio di un’ennesima insolvenza di una banca italiana, perché in extremis, nella notte tra venerdì e sabato, è stato raggiunto l’accordo sull’aumento di capitale di Carige al prezzo unitario di 0,01 euro: Vittorio Malacalza, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli faranno la loro parte, il consorzio di garanzia, rafforzato da Equita, pure. Infine, Banca Carige è entrata in trattativa esclusiva con Credito Fondiario per la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a 1,2 miliardi di euro. Banca Carige intende iniziare il periodo di esercizio dei diritti di opzione mercoledì 22 novembre e terminarlo mercoledì 6 dicembre 2017.

Resta in piedi il nodo, non meno grave, del Credito Valtellinese, ma s’allontana il rischio di una nuova crisi di sistema. Consob ha vietato le vendite allo scoperto sul titolo per l’intera seduta di oggi. Moody’s, intanto, ha tagliato il rating sui depositi a ‘Ba3’ da ‘Ba2’, con outlook in evoluzione.

IL CASO MPS ALLA COMMISSIONE BANCHE

La tensione sul credito, comunque, non accenna a calare. Sale sul palcoscenico della commissione d’inchiesta il “padre” della crisi: il Monte Paschi. Oltre al nuovo confronto sulle banche venete, ci sarà un altro round senza esclusione di colpi tra il direttore generale della Consob, Angelo Apponi, e il capo dipartimento della Vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Carmelo Barbagallo, dedicato alla crisi dell’istituto toscano.

Mercoledì scade intanto il termine per la presentazione delle liste dei consiglieri. Ai vertici dovrebbero essere riconfermati l’ad Morelli e il presidente Falciai, ma attorno alla scelta di quest’ultimo starebbero crescendo alcuni malumori soprattutto in una parte del Pd: i partiti, insomma, continuano a dettar legge nella controllata del Tesoro.

LEGGE DI BILANCIO, MERCOLEDÌ LA PAGELLA UE

A rasserenare i rapporti tra l’Italia e Bruxelles, potrebbe contribuire, in caso di successo, l’assegnazione a Milano dell’Agenzia Europea del farmaco, in discussione oggi a Bruxelles. In palio c’è l’arrivo di 900 dipendenti ad alto reddito oltre ad eventi e manifestazioni che coinvolgono circa 70 mila partecipanti l’anno, per un giro d’affari di 1,7 miliardi di euro.

Ma il clima potrebbe arroventarsi mercoledì, quando arriveranno le opinioni dell’esecutivo Ue sulla legge di bilancio, da cui emergerà un primo segnale critico in questo senso, anche se il giudizio vero e proprio non arriverà prima della prossima primavera.

Domani comunque la Commissione Bilancio del Senato avvierà l’esame dell’intero pacchetto di proposte di modifica del governo alla manovra. L’obiettivo è di arrivare a licenziare il provvedimento nei tempi e consentire l’approdo in Aula il 27 novembre.

OGGI IL DIVIDENDO MEDIOBANCA E CINQUE ACCONTI CEDOLA

A Piazza Affari arriva oggi il dividendo di Mediobanca (0,37 euro). Staccano un acconto cedola altre cinque società: Atlantia: (0.57 euro), Recordati (0.42), Tenaris (0.013), Terna (0,0742639 e Banca Mediolanum (0,2).

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