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Il rally del petrolio e la Fed danno sprint alla Borsa

Listini tutti in rialzo in scia all’effetto Fed. Milano balza dell’1,76%, Parigi +2,27%, Londra +1,12% e Francoforte+2,28%. Chiusa la Borsa di Tokyo. A Wall Street gli indici hanno aperto positivi con il Nasdaq che aggiorna un nuovo record.

Ieri sera la Fed ha lasciato invariato il costo del denaro, in linea con le attese del mercato che ora si attende un aumento per dicembre. Janet Yellen si è mostrata così “paziente” come aveva promesso e come si attendeva il mercato che non ha invece dato troppo peso alla sforbiciata sulle prospettive per l’economia Usa data dalla stessa Fed, che per quest’anno prevede una crescita solamente dell’1,8% e non più del 2% come indicato a giugno. Sul fronte economico, negli Usa hanno deluso i dati di oggi sul mercato immobiliare ed è sceso inaspettatamente dello 0,2% il superindice dell’economia di agosto. Megli delle attese hanno invece fatto le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Scesi di 8mila unità a 252mila.

Il petrolio è in rialzo, spinto dall’ultimo dato sulle scorte Usa di idrocarburi, più basse delle attese. Inoltre un’analisi di Standard and Poor’s ha rivisto al rialzo le attese di prezzo di fine anno. Il Brent è scambiato a 47,63 dollari al barile (+1,7%), Wti a 46,36 dollari (+2,25%). L’euro ha riconquistato stabilmente quota 1,12 sul dollaro e scambia a 1,1229 (+0,35%). Lo spread Btp-Bund chiude a 127 punti base e rendimento a 1,19%.

Saipem in gran spolvero a Piazza Affari: +5,13% sulla scia dei contratti in Medio Oriente e Sud America, per un controvalore complessivo di 430 milioni di dollari. In evidenza anche Campari +4,91% % dopo aver annunciato alcune operazioni per abbassare il costo del debito. In rialzo il lusso con Ferragamo +5,13%, Luxottica +4,04% e Yoox +3,89%. Fa eccezione Moncler -0,32%.

In territorio positivo le banche: Unicredit +0,47%, Intesa +1,28%, Mps +0,10%, Bper +0,24%, Bpm +0,89%, Banco Popolare +1,54%. In rosso però Ubi -0,82%. Peggior titolo del Ftse Mib è Unipol -1,32%. Il presidente dell’Eba (Autorità Bancaria Europea), Andrea Enria, in un’intervista alla Stampa ha detto che il problema dei crediti deteriorati va risolto in fretta e che, se gli aiuti di Stato possono essere parte della soluzione, “se ne faccia uso”. Enria sottolinea che “le regole europee garantiscono un certo grado di flessibilità”.

Prysmian +2,58% grazie al fermento nel settore dei cavi dopo la notizia che la svizzera Abb venderà le sue attività di produzione di cavi ad alta tensione ai danesi di Nkt Cables. Fuori dal Ftse Mib vola però Zucchi +11,35% dopo la semestrale diffusa ieri a mercati chiusi che ha evidenziato un utile di 171mila euro, contro una perdita di 10,2 milioni dello stesso periodo di un anno fa.

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Categories: Finanza e Mercati