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Il Quirinale piace a Piazza Affari: intravede lo sblocco dell’impasse politica. Milano inizia bene

I mercati intravedono nella scelta del nuovo Presidente della Repubblica lo sblocco dell’impasse politica: Milano inizia bene – Frena la Germania a cui non basta la conferma della tripla A – Per la Lagarde il mondo viaggia a 3 velocità: emergenti in crescita, Usa confortanti, crisi in Giappone ed Europa – Meno ricavi ma più profitti per l’hi-tech Usa.

Il Quirinale piace a Piazza Affari: intravede lo sblocco dell’impasse politica. Milano inizia bene

PIAZZA AFFARI RIALZA LA TESTA, FRENA LA GERMANIA. GOOGLE, IBM E MICROSOFT: PIU’ UTILI, MENO RICAVI

Strano ma vero: le elezioni per il Quirinale piacciono a Piazza Affari. La Borsa di Milano ha interrotto ieri  la serie negativa e risale dopo quattro sedute consecutive all’ingiù: l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,63% a 15.480 punti, il listino più vivace in Europa.

Sul mercato dei titoli di Stato lo spread Btp Bund è risalito sopra la soglia psicologica dei 300 punti, nel corso della mattinata era sceso fino a 292 punti base. Agli occhi degli investitori l’arrivo di un nuovo inquilino al Quirinale dovrebbe portare al superamento dello stallo istituzionale che blocca l’Italia dal 26 febbraio.

Diverso copione in Germania. Dopo il calo delle vendite di auto (-13,5% nel primo trimestre) continua il calo della Borsa di  Francoforte -0,25% arrivata alla quinta seduta consecutiva di ribasso sui nuovi minimi dell’anno.

Non porta sollievo la conferma della tripla A da parte di Moody’s: l’agenzia di rating apprezza la solidità dei conti tedeschi ma l’outlook è negativo: su Berlino incombono i guai dell’eurozona.

GLI INDICI

Il mondo viaggia a tre velocità, spiega da Washngton il direttore generale del Fondo Christine Lagarde: continua la crescita degli emergeno, notizie confortanti dagli Usa, ancora in crisi profonda Giappone e ed Europa.

Dall’Asia, intanto, arrivano segnali confortanti dai listini, trainati dai dati positivi dei produttori di chips e dal rimbalzo dei titoli minerari, al termine della peggior settimana da agosto. Tokyo l’indice Nikkei avanza dello 0,5%. Assai più robusta la crecita ad Hong Kong +1% ed a Shanghai +1,4%.  

Wall Street chiude  debole dopo dati deludenti sulle condizioni del ciclo economico degli Stati Uniti. L’indice Dow Jones segna -0,56%, S&P 500 – 0m67%  e Nasdaq -1,20%. Hanno deluso i dati di Morgan Stanley, in calo del 4% e prosegue il calo di Apple -1,8%. Pioggia di dati nel dai Big della tecnologia. Il dato comune sono una flessione dei ricavi accompagnata però da un aumento dei profitti, a conferma dell’attenzione ai costi.

I conti di Google -2,13%: Eps a 11,58 dollari per azione contro una previsione di 10,69. I ricavi  ammontano a 13,97 miliardi (14,04 miliardi le previsioni). Cala il fatturato di Ibm -1,2%, I profitti per azione salgono a 3 dollari  ma i ricavi ammontano a 23, 4 miliardi  (contro 24,69  delle stime).

La cinese Lenovo +4,2% ha annuncato di essere in trattative per rilevare la divisione server di Ibm. Infine Microsoft + 0,12%. Anche qui tengono i profitti (0,72 dollari per azione) ma frenano i ricavi. Meno brillanti  di Milano le altre piazze azionarie della zona euro: Parigi +0,3%, Madrid +0,3%.

BOND, LA RISCOSSA DEI DEBOLI

La Spagna ha collocato stamattina 4,7 miliardi di bond, una quantità superiore ai 4,5 miliardi massimi indicati, con rendimenti in calo su tutte e tre le emissioni. L’Irlanda si è finanziata a 3 mesi collocando 500 milioni di bond alo 0,195% e richieste pari a 4,8 volte l’offerta.

Sul mercato dei titoli di Stato lo spread Btp Bund è risalito sopra la soglia psicologica dei 300 punti, nel corso della mattinata era sceso fino a 292 punti base. Non solo. Lo Spread 2 anni Btp/Bund scende di 4 pb a quota 131, per un rendimento del Btp 2 anni all’1,33%  a un passo dal minimo storico all’1,23%.

Il Bot 12 mesi rende lo 0,82%, il minimo storico è a 0,81. Il differenziale nei confronti della Spagna sale a 43 punti base, massimo da febbraio.

INSIDE PIAZZA AFFARI

In Piazza Affari i rialzi sono stati  diffusi fra tutti i settori. Fra i titoli migliori Lottomatica, in rialzo del 3,9% dopo che Exane ha alzato la raccomandazione a outperform da neutral.

Positive le banche, nonostante la marcia indietro del Btp. Unicredit +1,9%, Banco Popolare  +2,7%, Popolare dell’Emilia +1,9%, Intesa Sanpaolo+0,7%, MontePaschi +0,8%. Poco mosse le assicurazioni: Generali+0,3%, Fondiaria-Sai -1,9%.
Mediolanum +0,8% dopo le indicazioni positive sul business fornite dal vicepresidente Massimo Doris. Fra gli industriali. Fiat +0,3%. Finmeccanica-0,4%, Prysmian -2%.

StM-1,3% nel giorno del crollo di Nokia, in ribasso dell’8% dopo i risultati del primo trimestre. Nel lusso/retail, Luxottica +2,7%, Tod’s +0,1%,Ferragamo +1,8%. Mediaset+1,8%. Espresso -1%, Rcs -6,8%. A febbraio gli investimenti in pubblicità in Italia sono scesi del 17,7%, dicono i dati Nielsen. Positive Enel+1,9% ed Eni +0,4%. Telecom Italia -1%.

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