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Il Qe di Draghi elettrizza i mercati e le banche volano

Ieri, l’annuncio del presidente della Bce sul possibile acquisto di bond sovrani da parte di Eurotower ha messo le ali a banche e Borse, ma stamattina Piazza Affari apre in rosso – Mps vola sull’ipotesi di arrivo del Santander ma la Spagna non conferma – Enel ristruttura il debito – Boccata d’ossigeno per Eni – Scintille di Carige e di Campari.

Il Qe di Draghi elettrizza i mercati e le banche volano

DRAGHI RISVEGLIA IL TORO. OGGI L’OCCUPAZIONE USA. ESPLODE MPS NELLA SPERANZA DELLE NOZZE SPAGNOLE

C’è l’impronta di Mario Draghi nel risveglio delle Borse, dopo una settimana ad alta tensione. Il presidente della Bce ha giocato d’anticipo, senza attendere la riunione della Bce del 22 gennaio, sfruttando l’occasione offerta dalla richiesta di chiarimenti da parte del parlamentare europeo Luke Flanagan. Nella sua risposta Draghi scrive che il consiglio direttivo seguirà con attenzione i “rischi sugli sviluppi dei prezzi a medio termine” aggiungendo che “se dovesse rivelarsi necessario per gestire i rischi di un periodo di bassa inflazione troppo prolungato, il consiglio direttivo sarà unanime nel suo impegno a utilizzare altri strumenti non convenzionali nell’ambito del proprio mandato”. Ovvero, il Quantitative easing europeo “potrebbe prevedere l’acquisto di una varietà di asset, uno dei quali può essere l’acquisto di titoli sovrani”.

Tanto è bastato per risvegliare gli spiriti dormienti dei listini: Tokyo +0,5% consolida il robusto rimbalzo della vigilia. Più robusto il rialzo delle altre Borse: Sidney +1,4%, Hong Kong +1,2%. Torna l’euforia a Wall Street: Dow Jones e Nasdaq in ascesa dell’1,84%. L’indice S&P500 +1,7% in due giorni ha recuperato il 3% cancellando l’avvio negativo del 2015. Oggi i riflettori sano accesi sui dati dell’occupazione Usa: si prevedono un aumento di 240 mila occupati, a conferma della ripresa.

PIAZZA AFFARI RECORD. CALA DI 13 PUNTI LO SPREAD

Ancor più forte il rialzo delle Borse europee, esplose dopo la pubblicazione della lettera. A Piazza Affari, al solito il listino più sensibile e volatile, l’indice FtseMib è salito del 3,7%. Determinante è stata anche la speranza che l’aumento di capitale del Banco de Santander (7,5 miliardi) fosse collegato all’acquisto di Mps (+12%) ipotesi smentita in serata dal gruppo iberico. Brillanti gli altri listini: Francoforte è salita del 3,36%, Londra del 2,34%, Parigi del 3,59% e Madrid del 2,26%.

Immediata anche la reazione dei mercati obbligazionari. Lo spread tra Btp e Bund si è ridotto di 13 punti da 146 a 133 bp. Il rendimento del decennale italiano è all’ 1,84%. Martedì 13 il Tesoro offrirà tra 5,5 e 7 miliardi di Btp a 3,5 e 7 anni. 

Questa mattina, invece, le Borse europee hanno aperto in rosso: Piazza Affari -0,94%, Francoforte, Parigi e Londra -0,3%. 

VOLA SIENA. MA IL SANTANDER NON CONFERMA LA PISTA ITALIANA

Grande protagonista della seduta è stato il Monte Paschi +12,4% infiammato dalle notizie in arrivo dalla Spagna. Il Banco de Santander, sospeso alla Borsa di Madrid, ha annunciato un aumento di capitale per 7,5 miliardi con esclusione del diritto di opzione. La notizia è stata immediatamente collegata ad un prossimo acquisti della banca senese con effetto immediato sui prezzi e sul volume degli scambi (169 milioni di titoli scambiati).

In realtà nella nota diffusa dall’istituto guidato da Ana Botìn non si fa alcun cenno all’Italia o tantomeno a Mps. L’aumento di capitale, si legge, servirà a finanziare la crescita organica del gruppo e riformulare la politica di dividendo, ritornando a remunerare i soci principalmente in cash.”Il rafforzamento del capitale – continua il comunicato – permetterà al Santander di cogliere completamente la crescita economica sui mercati in cui è presente”, Nella zona euro si fa menzione a Spagna, Portogallo e Germania ma non all’Italia o tantomeno a Mps.

CONTINUA LA CORSA DI CARIGE. FINECO: +61% LA RACCOLTA 2014

L’effetto Draghi si è fatto sentire sul resto del comparto del credito. Unicredit sale del 4,82%. JP Morgan ha ribadito la raccomandazione Overweight, limando il target price a 7,70 euro da 7,90 euro precedente. Grande recupero di Bper +5% e Popolare Milano +4,12%. Corre anche Intesa +5,52%.

Nuovo balzo infine di Banca Carige +8,25%, sempre in attesa dell’ingresso di Andrea Bonomi. Alla quota del 20% in mano alla Fondazione sarebbero interessati anche il fondo americano Apollo, quello anglo-americano Bridge center partners e la famiglia Malacalza. Brillante Mediolanum +2,73%. In serata il cda di Fininvest ha chiesto a Banca d’Italia una proroga per l’istituzione del trust in cui parcheggiare le azioni di Silvio Berlusconi da vendere dopo la condanna del leader di Forza Italia. Fineco Bank +0,53% a 4,54 euro: la raccolta netta totale del 2014 è stata di 4 miliardi di euro con un incremento del 61%.

CAMPARI SUPERSTAR GRAZIE A NOMURA

Seduta record per Campari +4,7% dopo la promozione di Nomura a “buy” con un target price alzato a 6,2 da 5,5 euro. Il broker, positivo sulle prospettive del comparto (con l’eccezione di Diageo retrocessa da Buy a Neutral per il calo delle vendite in Cina), consiglia di acquistare il titolo italiano perché a sconto rispetto al comparto. “Un nostro incontro con il managament a dicembre . si legge nel report – ci ha dato fiducia su un miglioramento delle performance nel 2015”. Campari è in rialzo del 4,2% a 5,315 euro nel finale di seduta. Il titolo ha chiuso il 2014 con una perdita del 15%. Ben comprata anche Autogrill +4,61% in recupero dopo le perdite dell’ultimo periodo.

ENEL RISTRUTTURA IL DEBITO. BOCCATA D’OSSIGENO PER ENI

Altro titolo in evidenza Enel +4,53% sulla scia delle indiscrezioni relative a trattative con un pool di banche per allungare di due anni, fino al 2020, una linea di credito da 9,4 miliardi con l’obiettivo di rendere più efficiente la struttura del debito e di abbassarne il costo. “Inoltre – è il commento di Banca Akros – l’operazione rappresenta un ulteriore importante tassello nel processo di riorganizzazione che l’azienda sta perseguendo con successo non solo a un livello organizzativo”.

Giornata di recuperi per i petroliferi. Eni ha guadagnato il 3,89%. Saipem +2,10%, Tenaris +2,13%. Le quotazioni del greggio hanno registrato un rimbalzo dopo le perdite della settimana (-10%). Il Crude Wti è risalito a 49,19 (+40 centesimi). Intanto nel mondo dello shale oil si registra la prima vittima del crollo dei prezzi: la texana Wbh Energy ha dichiarato ieri bancarotta.

FINMECCANICA, PIU’ RICCO IL PORTAFOGLIO ORDINI

Sotto i riflettori anche Finmeccanica +5,09% spinta dalle attese che possa partire a breve la fase finale delle trattative per la cessione di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts oltre alla notizia su diversi contratti siglati a fine anno da alcune controllate, che potrebbero consentire al gruppo di battere le attese degli analisti sugli ordini del 2014. Bene anche Prysmian +3,03%: Natixis ha ribadito la raccomandazione buy alzando il target price da 17,5 a 18 euro. Nel resto del listino da segnalare il calo di Yoox -2%, vittima del profit warning della britannica Boohoo.com e, fuori dal paniere principale, il tonfo di Amplifon -5,35%.

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