Finisce il primo mese di operatività del Quantitative Easing e, in base ai dati diffusi dalla Bce, sembra virtualmente raggiunto l’obiettivo di interventi di stimolo per 60 miliardi al mese. Alla chiusura di venerdì 27 marzo, infatti, risultavano acquisti di titoli di Stato (partiti solo lunedì 9) per 41,01 miliardi mentre dall’inizio del mese sono stati operati interventi sul mercato dei covered bond per 11,65 miliardi (che hanno portato il totale del nuovo programma Cbpp3 a 62,86 miliardi).
Aggiungendo 1,35 miliardi di acquisti di Abs (per un totale che ora ammonta a 4,64 miliardi), il totale ammonta a 54 miliardi. Considerando anche gli interventi di questi ultimi due giorni, il target fissato dal Qe sembra a portata di mano, confermando quanto detto la settimana scorsa dal presidente Mario Draghi nell’audizione alla Camera. “Per il mese di marzo – aveva spiegato – contiamo di raggiungere i 60 miliardi di euro anche se gli acquisti sono iniziati solo il 9 marzo”.
“Non ci sono segnali di scarsità di titoli di stato”, aveva aggiunto Draghi in risposta ad alcune obiezioni emerse dopo il lancio del Quantitative Easing. La carenza di titoli da acquistare, aveva concluso, “non è una prospettiva realistica”. E i dati sembrano dargli ragione.