L’EUROPA SALE CON LE BANCHE
RINVIATI ANCORA I NUOVI AIUTI ALLA GRECIA
Milano chiude in rialzo del 3,32%. Partiti in rosso, anche gli altri indici mettono comunque a segno una chiusura positiva: il Ftse Mib sale del 3,32%, il Dax del 2,87%, il Cac del 1,75%, il Ftse 100 dello 0,45% che sconta la debolezza dei giganti delle materie prime. Il vigoroso rimbalzo generalizzato sui listini europei di metà giornata si è sgonfitoa parzialmente con Wall Street (Piazza Affari ha sfiorato il 5%).
Le commodities sono tutte in calo e si portano ai minimi da dieci mesi: l’argento cala del 15%, il rame del 4,1%, il petrolio rimane sotto gli 80 dollari e l’oro cade sotto i 1.600 dollari l’oncia (1.921 il record dell’inizio di settembre). Si allenta la pressione sugli industriali, ma il recupero in territorio positivo è stato trainato dai titoli finanziari. In Francia le banche hanno beneficiato delle indiscrezioni su un intervento da 10-14 miliardi per ricapitalizzare gli istituti.
Molteplici i fattori del rimbalzo in territorio positivo dei mercati. Le indiscrezioni del week end sul piano da 3mila miliardi per salvare l’euro e ricapitalizzare le banche dando più risorse al fondo salva stati in modo da consentire un default della Grecia non hanno del tutto convinto le Borse che sono partite in rosso. Mancano ancora cifre e dettagli. Poi, però, è arrivata la notizia che le istituzioni europee stanno studiando il potenziamento del fondo Efsf attraverso la leva finanziaria. A questo si sono aggiunte indiscrezioni su un possibile taglio dei tassi della Bce e sulla riapertura la prossima settimana del programma di acquisto dei covered bond emessi dalle banche, assieme ad altre misure tese a sostenere gli istituti di credito. La Commissione europea, però ha rinviato l’ultima tranche di aiuti alla Grecia, indispensabile per evitare il default.
A sostenere l’umore nel corso della mattinata ha contribuito anche l’indice Ifo migliore delle attese che ha attenuato i timori di una recessione Intanto le decisioni sul fondo, stabilite dai dirigenti Ue il 21 luglio, sono in corso di approvazione da parte dei paesi della zona euro. Giovedì 29 il parlamento tedesco sarà infatti chiamato alla ratifica del rafforzamento dei meccanismi anti crisi europei.
SPREAD BTP BUND SOTTO 400
DOMANI ASTA BOT
Continuano intanto gli acquisti della Bce che la scorsa settimana ha effettuato di bond governativi di Paesi dell’eurozona per 3,95 miliardi di dollari, in deciso ribasso dagli acquisti per 9,79 miliardi annunciati sette giorni fa e relativi alla settimana precedente. Oggi lo spread Btp-bund si è mantenuto sotto quota 400 punti a quota 380 dopo un puicco a 396. Domani intanto il Tesoro si prepara a un’asta impegnativa: 14,5 miliardi tra Ctz e BoT (a 72 giorni e 6 mesi). Gli operatori sono fiduciosi sul buon esito dell’operazione. Sui bot semestrali le attese sul rendimento lordo sono per un tasso inferiore al 3%
APPLE APPESANTISCE IL NASDAQ
BUFFET COMPRA TESCO
L’incertezza rimane alta. Dal fronte macroeconomico dagli Usa arriva l’indice delle attività di business di Dalls peggiorato a -14,4 punti in settembre da -11,4 in agosto, anche se migliora il manifatturiero. In agosto le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono state di 295.000 unità, in linea con le attese (295.000 unità) e in flessione rispetto a luglio (302.000 unità, rivisto ogg)i.
Così l’Europa ha rallentato il passo con Wall Street che ha azzerato i guadagni nel pomeriggio. Ora il Dow Jones è risalito a + 1,55% mentre il Nasdaq sale dello 0,31%. Sul listino tecnologico pesa Apple (-1,20%) che, secondo un report, avrebbe ridotto del 25% gli ordini ai fornitori di componenti dell’iPad il che, secondo gli analisti, potrebbe indicare che la società non sta lavorando al lancio di un nuovo modello.
Sempre sul fronte societario arriva la notizia che Coca Cola ha approvato, insieme al partner Coca-Cola Hellenic, un investimento da tre miliardi di euro in Russia per i prossimi cinque anni a partire dal 2012; l’obiettivo è quello di costruire un nuovo impianto nella regione di Rostov. Attenzione poi alle mosse di Warren Buffet, il guru di Omaha: il fondo Berkshire Hathaway, riacquisterà azioni proprie ad un premio di oltre il 10% sul book value, finanziando l’operazione in cash. E avrebbe fatto acquisti anche tra le azioni della catena di supermercati Tesco, passando dal 3,21% al 3,64%.
A PIAZZA AFFARI BRILLA INTESA
BPM, DOMANI DUALE IN CDA
Anche a Piazza Affari la rimonta è dominata dal comparto bancario e assicurativo. Tra i titoli migliori Intesa Sanpaolo (+8,31%), Unicredit (+6,33%), Ubi (+5,96%). Bpm sale del 3,70%. Domani a Piazza Meda il cda dovrà votare il passaggio al duale secondo una bozza che è stata presentata oggi in Bankitalia e che prevederebbe un ampio consiglio di sorveglianza dotato anche di poteri di controllo.
Intanto la Cgil dice no a scelte “gattopardesche” che sembrano voler cambiare tutto per non cambiare nulla: il gioco delle tre carte che il Presidente della Bpm ha realizzato anche nella costruzione della riforma della governance e dello statuto non e’ accettabile anzi e’ dannoso. Nella seduta ha rimbalzato anche il comparto assicurativo. Fondiaria Sai ha chiuso a +5,69% nonostante S&P abbia rivisto l’outlook a negativo pur mantenendo il rating a BBB-. Bene anche Generali (+5,62), che venerdì a mercati chiusi si è vista confermare rating e outlook, si muove in rialzo. In evidenza Atlantia che sale del 6,54%, Azimut (+6,07%) e Mediolanum (+5,51%).
ENI RIAVVIA LA PRODUZIONE IN LIBIA
AUTOGRILL, AKROS ALZA IL GIUDIZIO A BUY
Tra i peggiori c’è Saipem (-1,40%), penalizzata dalla discesa del petrolio. Eni (+1,37) invece ha comunicato di aver riavviato la produzione in Libia. La società ha poi annunciato che parteciperà al quarto bid round e alla gara per lo sviluppo del campo di Nassirya in Iraq. Intanto Bnp Paribas è salita al 2,5% dal 2,18% del capitale secondo quanto emerge dalle comunicazioni Consob. Si allenta la pressione anche sugli industriali. Tra i titoli peggiori, comunque con un calo contenuto, Fiat Industrial (-1,60%) mentre Pirelli chiude invariata. Autogrill poco sopra la parità a + 0,07%, gli analisti di Banca Akros hanno però alzato la raccomandazione a buy mentre è stato ridotto il target price a 9,7 da 10,7 euro.